Le agevolazioni sull’Irap previste dal decreto legge n. 201 del 2011 (il cosiddetto ‘Salva Italia‘) sono al centro dei chiarimenti contenuti nella circolare della Fondazione Studi consulenti del lavoro n. 9 del 2011. Nel documento si esamina l’art. 2 del decreto che introduce, a decorrere dal periodo d’imposta 2012, un importante meccanismo per eliminare la doppia imposizione derivante dall’indeducibilità dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) ai fini delle imposte sui redditi.
In particolare, la disposizione prevede la deduzione integrale, ai fini delle imposte sui redditi, dell’Irap versata, limitatamente alla parte riferita alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente ed assimilato. I soggetti interessati da tale agevolazione sono: società di capitali ed enti prevalentemente commerciali; società di persone e imprese individuali; banche, enti e società finanziarie; imprese di assicurazione; persone fisiche esercenti arti e professioni, società semplici e quelle ad esse equiparate.
I consulenti del lavoro spiegano che un’interpretazione estensiva fornita dall’Agenzia delle entrate ha portato a includere tra i soggetti aventi diritto alla deduzione anche gli imprenditori agricoltori; le pubbliche amministrazioni limitatamente all’attività commerciale eventualmente esercitata e gli enti privati non commerciali con riferimento alla sola attività commerciale esercitata.
Sempre l’art. 2, ricorda la circolare della Fondazione Studi consulenti del lavoro “dispone un incremento degli sgravi Irap forfettari (il cosiddetto cuneo fiscale Irap)” per le lavoratrici e per i giovani di età inferiore a 35 anni.
Anche questa disposizione trova applicazione a decorrere dal periodo di imposta 2012. “Va sottolineato -notano i consulenti- che le disposizioni operano su due binari distinti, posto che la deduzione integrale dell’Irap versata ha rilevanza nella determinazione del reddito (Irpef ed Ires), mentre la deduzione forfettaria per le dipendenti e per i giovani di età inferiore a 35 anni ha rilevanza ai fini della determinazione della base imponibile Irap”.
In particolare, l’art. 2 del decreto ‘Salva Italia’ prevede che la deduzione forfettaria per i lavoratori a tempo indeterminato (prima pari a 4.600 euro per ogni lavoratore) sia elevata a 10.600 euro per i lavoratori assunti a tempo indeterminato se donne o giovani under 35. Incrementata anche la speciale deduzione forfettaria per le assunzioni nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), che arriva a 15.200 euro se riferita a donne o giovani.
Fonte: adnkronos.com
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