Il Fisco arriva a Cortina

Risultati importanti nel contrasto all’evasione sono stati raggiunti nell’operazione dell’Agenzia delle Entrate in cui sono stati impegnati 80 funzionari, lo scorso 30 dicembre, a Cortina.
L’intervento della vigilia di San Silvestro rientra nella normale attività di presidio del territorio da parte delle Entrate, non solo in Veneto ma su tutto il territorio nazionale, ed è stata portata avanti dai funzionari del Fisco con competenza e professionalità, con il minimo intralcio allo svolgimento dell’attività commerciale, al punto che, talvolta, gli agenti sono stati scambiati dalla clientela per commessi degli stessi esercizi commerciali.

Il controllo ha riguardato solo 35 esercizi commerciali (ristoranti, bar, alberghi, saloni di bellezza, farmacie, gioiellerie, boutique, eccetera) su un totale di quasi 1.000 presenti nella “Perla delle Dolomiti” e ha comportato una lievitazione degli incassi delle strutture “verificate” sia rispetto a quelli del giorno precedente, sia a quelli registrati nello stesso giorno del 2010.

Si può ben dire che il Fisco fa bene agli affari se i ristoranti hanno registrato un incremento degli incassi fino al 300% rispetto a quello del 30 dicembre dell’anno precedente (110% in più rispetto al giorno prima), i bar hanno incassato fino al 40% in più rispetto allo stesso giorno del 2010 (+104% rispetto al 29 dicembre 2011) e gli esercizi commerciali di lusso hanno avuto un aumento delle entrate fino al 400% rispetto al 30 dicembre 2010 (+104% rispetto al giorno prima).

Ma l’azione degli ispettori delle Entrate ha fatto emergere anche situazioni “particolari”, come quella di un commerciante che aveva in conto vendita beni di lusso per oltre 1,6 milioni di euro, non corredati da alcun documento fiscale.

I controlli si sono, poi, concentrati sui possessori di 251 auto di grossa cilindrata, evidenziando che su 133 “bolidi” intestati a persone fisiche, 42 sono di proprietà di cittadini che hanno dichiarato meno di 30mila euro lordi di reddito sia nel 2009 che nel 2010, mentre 16 appartengono a contribuenti che hanno dichiarato meno di 50mila euro annui. Le altre 118 autovetture risultano intestate a società che, sia nel 2009 sia nel 2010, in 19 casi hanno dichiarato di essere in perdita e in 37 casi hanno presentato una dichiarazione con meno di 50mila euro lordi di redditi dichiarati.
r.fo.