di Vera MORETTI
Il premio è stato consegnato a Kabul ma è anche un po’ italiano.
A riceverlo è stata la ditta Sultan Razia che è stata eletta migliore impresa femminile del 2011. Un traguardo importante, se si pensa che il sindaco della città non aveva mai consegnato prima un riconoscimento del genere e non si tratta di un primato solo di Kabul, ma di tutto l’Afghanistan.
A dare notizia di questo successo è stata Cooperazione Italiana, che, con un progetto partito nel 2006, aveva dato vita a questa ditta, diventata ora conosciuta e importante nel settore del taglio e vendita di gemme preziose.
Di motivi per gioire ce ne sono molti: oltre al fatto che tutto è nato in Italia, Sultan Razia è riuscita a farsi strada in un ambiente e in un settore fino a pochi anni fa totalmente gestito da uomini.
Farzana, presidente di Sultan Razia, ha dichiarato: “Quest’ultimo riconoscimento è arrivato quasi inaspettato. Quando ho compilato il formulario per partecipare al concorso, non credevo che potessero scegliere proprio noi. Sono molto felice perché questo premio conferma la qualità del nostro lavoro. La commissione del concorso è venuta a visitare il nostro laboratorio, ha visto i macchinari con cui lavoriamo le gemme, ha valutato il livello dei nostri prodotti“.
La competizione e’ stata indetta da Usaid e Gtz con l’Afghan Women Business Federation e la Federation of Afghanistan Craftsmen and Traders, e ha coinvolto 150 piccole e medie imprese femminili, suscitando molto interesse e clamore, tanto da attirare i maggiori network televisivi afghani, come Tolo Tv, a raccogliere testimonianza di un evento unico per tutte le donne afghane.
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