Focus pubblicitario
Quali strumenti esistono nelle mani di un’azienda medio grande per diventare più green nel nostro Paese? Perché dovrebbe approfittarne?
L’approccio green può essere considerato parte di un approccio sostenibile. Il sistema da difendere è più ampio di quello ambientale e dovrebbe abbracciare la comunità nell’insieme dei suoi bisogni. Per un’azienda energetica: la luce, il riscaldamento, l’alimentazione di un impresa, la mobilità diventano i servizi a valore aggiunto. Soddisfare i bisogni vuol dire anche orientarsi all’utile con un occhio al risparmio energetico e alla conservazione del patrimonio comune (anche quello economico).
Quante e quali aziende in Italia conoscono questi strumenti e se ne interessano?
La sostenibilità è spesso citata nei bilanci e nelle brochure dei grandi gruppi. Meno frequente è trovare una cultura attenta a tutti gli aspetti del “sostenibile” che si rispecchi realmente nelle strategie delle aziende. Il “green” è utilizzato spesso solo come leva di marketing o per sfruttare sistemi di incentivazione spesso onerosi per la comunità. Le aziende che hanno intrapreso un percorso serio sulla sostenibilità hanno uno stile di marketing meno aggressivo e più ritagliato sul cliente. Questa strategia non porta frutti nell’immediato, ma è vincente nel medio lungo periodo.
Anche le piccole aziende o le utenze domestiche possono fare la loro parte? Come?
Le piccole aziende in primis sono il tessuto economico del nostro Paese. Un loro movimento verso forme di collaborazione e acquisto di prodotti innovativi ed efficienti può dare una grande spinta a tutto il settore energetico e indirizzarlo verso servizi a valore aggiunto. Noi siamo un operatore elettrico dedicato alle PMI. Con Verde Dentro abbiamo messo sul mercato la prima e unica offerta in Italia di fornitura elettrica che offre realmente alcuni strumenti per aiutare le aziende ad adottare comportamenti sostenibili: fornitura elettrica da fonti rinnovabili certificate, software per il calcolo dell’efficienza energetica, mobilità elettrica – auto o scooter -. Verde Dentro è dedicata originariamente a strutture ricettive, hotel, palestre, centri benessere e amministrazioni comunali ma oggi estesa ad altri settori. Un’offerta per tutte le aziende che mettono la sostenibilità al centro del proprio modello di innovazione e puntano a una differenziazione consapevole.
Che cos’è la e-mobility? In quali Paesi viene utilizzata e funziona?
L’e-mobility dovrebbe essere un altro modo per esprimere la propria libertà di muoversi nel rispetto degli altri, riducendo alcune delle controindicazioni della mobilità ordinaria (emissioni e rumori innanzitutto). Nelle immense aree urbane cinesi i motocicli elettrici stanno riscuotendo grande successo. Le maggiori case automobilistiche mondiali hanno programmi o modelli per la mobilità elettrica e nei Paesi europei sono sempre più diffuse le politiche di sostegno. Ci sono ancora alcuni temi da affrontare perché si possa pensare ad un’espansione del fenomeno. Tra i principali l’autonomia delle batterie dei veicoli, la diffusione di tecnologia e infrastrutture di ricarica adeguata per le lunghe percorrenze e norme/standard condivisi. L’interesse di cittadini e pubbliche amministrazioni fanno presagire uno sforzo importante nella ricerca per ottenere al più presto risultati che consentano all’E-mobility di farsi strada come soluzione alternativa alla mobilità ordinaria.
Esempi di e-mobility in Italia? Se non ce ne sono, perché? All’estero chi primeggia in questo campo?
In Italia l’e-mobility si è sviluppata grazie ad accordi tra società che operano in diversi settori. Gli attori necessari oggi ad attivare questo servizio sono molteplici, venditore o locatore di veicoli elettrici, costruttori di infrastrutture di ricarica, operatori energetici, società di vendita di servizi energetici etc. In questo contesto si colloca la collaborazione di Repower con Leaseplan, Oxygen e Mitsubishi. Al momento è difficile parlare di leader nel campo della e-mobility.
Una città a emissioni zero è possibile? Quali i primi passi da fare?
La sfida dell’abbattimento di emissioni in contesti urbani deve essere un obiettivo. I temi da affrontare per primi sono quelli del riscaldamento domestico e della mobilità. La mobilità va affrontata sia in termini di incentivazione all’utilizzo di veicoli elettrici sia in termini di riduzione della congestione favorendo la mobilità pubblica. Come ho già detto, l’offerta Verde Dentro di Repower è dedicata anche ai Comuni ed è una risposta concreta che va nella direzione di una città sostenibile perché promuove l’utilizzo di energia rinnovabile e la mobilità elettrica.
Quanto sono “green” le realtà che come azienda incontrate in Italia, rispetto al resto d’Europa? A suo parere esistono delle normative nazionali che ostacolano tale processo o lo rallentano rispetto ad esempio ai Paesi capofila?
Come già discusso il vero obiettivo da perseguire è la sostenibilità superando il vecchio principio del green come valore a sé stante. Le normative in Italia come nel resto d’Europa sono state generose sulla tematica green col giusto obiettivo di indirizzare i comportamenti verso un uso consapevole del nostro territorio. Nonostante il giusto obiettivo lo sforzo è stato un po’ disperso incentivando tecnologie solo parzialmente sostenibili e con effetti sul comparto energetico irrisori. Il tema di una nuova filosofia del green inside (verde dentro) dovrà indirizzare gli sforzi verso i reali bisogni della comunità investendo in ricerca per lo sviluppo di più efficienti tecnologie e sistemi di ottimizzazione delle risorse che puntino a creare un valore sociale completo.
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