di Vera MORETTI
Il mercato IT italiano ha chiuso il 2011 registrando un calo che, a quanto pare, è destinato a proseguire anche nell’anno corrente. Nonostante ciò, sono in aumento i servizi IT cloud, che fanno presagire al delinearsi di una terza piattaforma, che vede questi servizi affiancarsi a device mobile e dati aziendali.
Ciò è stato confermato dall’IDC Cloud Symposium 2012 di Milano, che, dunque, fa capire come gli investimenti in progetti cloud sono in fermento e si stanno spostando verso as-a-service, ovvero questa terza piattaforma che, ormai, è già realtà ed è costituita da Cloud, Social Media, Mobile e Big Data.
Primo obiettivo del Cloud è modernizzare infrastrutture e processi, tanto da stare al passo con le esigenze del mondo del business e fornire servizi sempre più nuovi e all’avanguardia, con una riduzione dei costi notevole.
Una delle parole d’ordine, a questo proposito, è “elasticità”, senza la quale nessun servizio può essere considerato efficiente.
Parlando in concreto, alcuni esempi concreti sono ING, partito da un progetto cloud interno che ha permesso di consolidare 16 data center in 6, e RCS Mediagroup, che da un ambiente IT tradizionale sta facendo evolvere l’architettura interna verso un modello cloud predisponendola all’accesso di servizi privati e pubblici.
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