Slitta la data per la dichiarazione dei redditi

di Vera MORETTI

C’è tempo fino al 16 maggio per presentare al sostituto d’imposta il modello 730 per la dichiarazione dei redditi 2011, mentre la scadenza è del 20 giugno per chi si affida ad un Caf o ad un professionista abilitato.
A stabilire queste nuove scadenze è un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri firmato ieri.

Proroga fino al 2 luglio, mentre la data era inizialmente stata fissata per il 31 maggio, anche per chi deve inviare la denuncia dell’imposta sulle assicurazioni dovuta sui premi e sugli accessori incassati nel periodo d’imposta precedente.

I sostituti d’imposta dovranno poi, entro il 15 giugno, consegnare al contribuente la copia della dichiarazione elaborata e il relativo prospetto di liquidazione, mentre i Caf o i professionisti abilitati hanno tempo fino al 2 luglio.

Per comunicare, invece, il risultato finale delle dichiarazioni ed effettuare la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate delle dichiarazioni presentate, i Caf e i professionisti abilitati hanno tempo fino al 12 luglio.

Lavoratori atipici protagonisti nelle Marche

Lavoratori atipici protagonisti nelle Marche. La Regione ha infatti pubblicato un bando per favorire la stabilizzazione dei contratti di lavoro da parte delle imprese locali, trasformando i contratti atipici in contratti a tempo indeterminato. Tali contratti devono essere stati stipulati prima del 9 marzo 2012. I contributi sono destinati alle assunzioni effettuate fino al 31 dicembre 2012, in riferimento a particolari forme contrattuali, ossia: contratti a tempo determinato; contratti di inserimento lavorativo; collaborazione a progetto; contratti di lavoro a chiamata; contratto di lavoro ripartito; contratto di lavoro interinale.

Sono previsti contributi fino a 7mila euro per la trasformazione dei contratti atipici in contratto a tempo indeterminato a tempo pieno, mentre per i contratti part-time le agevolazioni variano in funzione delle ore di lavoro settimanali. Nel caso di assunzioni di lavoratori disabili, gli incentivi aumentano del 30%, e del 10% se si tratta di lavoratori over 45 e donne.

Le domande devono essere inviate entro il 31 dicembre 2012, prima della trasformazione del contratto di lavoro.

Per info, clicca qui.

Davide SCHIOPPA

Veneto, vivere con la crisi tra suicidi e sportelli

di Davide PASSONI

Il Veneto in prima linea contro la crisi. Visto che la regione è la non invidiata capofila dei suicidi da parte di imprenditori, istituzioni, imprese e associazioni non stanno a guardare e cercano di porre un argine almeno per il primo soccorso delle imprese in difficoltà.

Dopo lo sportello aperto dalla Confartigianato di Asolo-Montebelluna su iniziativa del suo presidente Stefano Zanatta, ora tocca alla Regione Veneto varare un numero verde per le imprese che vogliono sfruttare le opportunità del piano regionale legato al cosiddetto Fondo “anti suicidi”: 800-177750. Il piano anti crisi messo a punto dalla Regione prevede infatti finanziamenti agevolati da 25mila a 500mila euro per le aziende in crisi di liquidità che hanno crediti insoluti. Un fondo che però, a detta dell’assessore allo Sviluppo economico Marialuisa Coppola, sta trovando da parte delle banche un appoggio troppo timido, se non una vera e propria ostilità: “La Regione – ha dichiarato – ha attuato uno sforzo che tutti hanno compreso e apprezzato, ma non ho avuto la sensazione di sostegno condiviso da parte degli istituti bancari e dai confidi. Forse giochiamo una partita diversa, ma qui non c’è chi vince e chi perde: perde il Veneto“.

E dire che l’accoglienza freddina è arrivata proprio da quegli istituti che siedono nella finanziaria regionale, mica da dei marziani. Gente, insomma, che le realtà e le problematiche del territorio, specialmente quelle produttive, le dovrebbe avere presenti eccome. E invece nisba. Vero che in questo periodo di vacche magre le banche fanno la parte di quelle che non possono, più che non vogliono, ma è anche vero che nelle ultime settimane la Bce è stata tutt’altro che tirchia nei loro confronti, vendendo denaro a tassi scandalosamente bassi per fare in modo che questo denaro finisse in circolo a dare fiato a imprese e famiglie. Dove è finito allora, se le banche dicono di non averne? Intanto la gente continua ad appendersi alle travi e le tasse continuano a salire, sia per le famiglie che per le imprese.

Per fortuna, però, le banche venete non sono del tutto sorde ai campanelli di allarme. Banca Antonveneta e Confindustria Padova hanno infatti firmato un accordo che offre alle imprese associate la possibilità di cedere alla banca, anche a titolo definitivo, i crediti certificati verso la PA, in modo da acquisire subito liquidità. Una iniziativa che nella direzione di alcune analoghe già assunte in altri Paesi europei e che dovrebbe (almeno, in un mondo perfetto…) ispirare idee analoghe anche al nostro governo. In più, Antonveneta ha stanziato un plafond di 50 milioni da utilizzare anche per sostenere piani di ristrutturazione finanziaria e di capitalizzazione aziendale, coprire nuovi investimenti e sostenere l’export. Una goccia nel mare, ma da qualche parte bisogna pur cominciare…

http://www.infoiva.com/2012/03/morire-dimpresa-noi-non-ci-stiamo.html

Novara-India: 101 incontri d’affari

Si è conclusa con un bilancio più che favorevole la missione imprenditoriale organizzata dall’E.V.A.E.T. in India dal 16 al 21 aprile 2012.

L’iniziativa si è articolata in una serie di tappe, toccando principalmente le città di Nuova Delhi, Mombai, Ahmedabad e Pune, dove le imprese novaresi hanno potuto incontrare gli operatori locali selezionati in base alle proprie esigenze grazie alla collaborazione della Indo-Italian Chambre of Commerce di Mumbai.

Ben 101 gli appuntamenti b2b realizzati complessivamente dalle seguenti imprese provinciali: GMB Sales & Engineering S.r.l., Idral S.p.A., La Torre S.p.A., Poletti Rubinetterie S.r.l. e V.A. Albertoni S.r.l.

«Dopo i positivi riscontri ottenuti con la nostra prima missione in India nel 2011 – commenta Gianfredo Comazzi, presidente dell’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Novara – abbiamo dato alle imprese novaresi la possibilità di consolidare i contatti avviati o di inserirsi ex-novo in questo mercato, ponendo le basi per la creazione di reti distributive o di joint venture. In alcuni settori la capacità produttiva dell’economia indiana risulta inferiore alla domanda e l’interesse per il Made in Italy è elevato – continua Comazzi – a ciò si aggiungono previsioni di crescita annuali superiori al +8%: continueremo dunque a presidiare accuramente questo mercato per rafforzare la presenza novarese e trasformare queste opportunità in concreti rapporti d’affari».

Fonte: camcom.gov.it

Terminato il periodo transitorio per stipulare contratti di apprendistato

Il 25 aprile 2012 è terminato il periodo transitorio, previsto dall’art. 7, c. 7, del D. Lgs. 167/2011, entro il quale, in assenza di recepimento da parte della contrattazione collettiva e da parte delle Regioni è risultato possibile stipulare contratti di apprendistato secondo le regole del D. Lgs. 276/2003 e successive modificazioni.

Conseguentemente, da oggi 26 aprile 2012, così come stabilito dal citato D. Lgs. 167, si dovranno applicare obbligatoriamente le nuove disposizioni.

Per il settore Terziario, Distribuzione e Servizi è stato siglato il 28 marzo u.s. Accordo di riordino complessivo della disciplina dell’apprendistato e per il settore turismo il 20 aprile u.s. Accordo per la disciplina contrattuale dell’apprendistato ai sensi del D.lgs 167/2011.

Per il settore della Panificazione le parti sociali si sono già incontrate ed il prossimo appuntamento è fissato per il 4 marzo p.v. .

Il Ministero del lavoro (Min. Lav. circ. n.29, 11.11.2011) ha precisato che qualora la formazione pubblica (di competenza regionale) non dovesse avere luogo, anche dopo il 25.4.2012, l’apprendistato professionalizzante o di mestiere potrà in ogni caso essere attivato sulla base della sola disciplina contrattuale, con conseguente obbligo formativo esclusivamente a carico del datore di lavoro

Dal 26 aprile 2012 quindi l’unica disciplina applicabile in materia di apprendistato sarà quella contenuta nel D.Lgs. 167/2011 T.U. (Min. Lav. circ. n. 29, 11.11.2011).

Nel rinviare alla lettura dei due Accordi siglati per il Terziario ed il Turismo, sul sito, vi segnaliamo le principali novità. Si evidenzia che in occasione della sottoscrizione dell’Accordo suddetto per il settore terziario sono stati predisposti dei “modelli di linee guida tipo” di contratto di apprendistato e di piano formativo.

Fonte: confesercenti.it

Aumenta la spesa complessiva delle pensioni

Nel 2010 la spesa complessiva per prestazioni pensionistiche, pari a 258 milioni 477 mila euro, è aumentata dell’1,9% rispetto all’anno precedente; in diminuzione, invece, risulta la sua incidenza sul Pil (16,64% a fronte di un valore di 16,69% registrato nel 2009). Lo comunica l’Istat. Le pensioni di vecchiaia assorbono il 71% della spesa pensionistica totale, quelle ai superstiti il 14,9%, quelle di invalidità il 4,5%; le pensioni assistenziali pesano per il 7,9% e le indennitarie per l’1,7%. Il 47,9% delle pensioni è erogato al Nord, il 20,5% nelle regioni del Centro e il restante 31,6% nel Mezzogiorno. L’importo medio delle pensioni è pari a 10.877 euro, superiore di 237 euro rispetto al 2009 (+2,2%).

In totale i pensionati sono 16,7 milioni e percepiscono, in media, 15.471 euro all’anno. Il 14,4% dei pensionati riceve meno di 500 euro mensili; il 31% (5,2 milioni di individui) un importo tra 500 e 1.000 euro, il 23,5% tra 1.000 e 1.500 euro e il restante 31,1% più di 1.500 euro. Il 67,3% dei pensionati percepisce una sola pensione, il 24,8% ne percepisce due e il 6,5% tre; il restante 1,4% è titolare di quattro o più pensioni. Le donne rappresentano il 53% dei pensionati e percepiscono assegni di importo medio pari a 12.840 euro, contro i 18.435 euro degli uomini; il 54,9% delle donne riceve meno di mille euro, a fronte di una quota del 34,9% tra gli uomini. Il 48,5% dei pensionati ha un’età compresa tra 65 e 79 anni, il 22,3% ne ha più di 80; iI restante 29,1% ha meno di 65 anni.

Fonte: agenparl.it

Il 38% delle Pmi indebitato oltre il capitale

di Vera MORETTI

Non è stata festeggiata con buone notizie la quarta edizione del premio “Di padre in figlio – il gusto di fare impresa”, poiché, proprio in quell’occasione, Eidos Partners, società di consulenza finanziaria, ha presentato uno studio che vede il 38% delle pmi italiane indebitate per cifre superiori al capitale.

A questo proposito, Stefano Bellavita, partner di Eidos, ha dichiarato: “I dati che abbiamo raccolto delineano un quadro ancora piuttosto critico per le pmi italiane segnale che, nonostante l’impegno dimostrato dalle aziende a investire in ricerca e sviluppo e l’intraprendenza e la tenacia della classe imprenditoriale italiana, la crisi e il blocco della liquidità hanno frenato la crescita delle nostre imprese”.

Dati positivi, però, ce ne sono, riassunti nel 76% delle società che chiudono il bilancio in utile. La maggior parte di queste aziende si trovano in Valle d’Aosta (90% del totale), Basilicata (88,9%) e Campania (84,6%). Seguono Lazio (72,2%) e Lombardia (76,3%), mentre fanalini di coda sono Sardegna (63,6%) e Veneto (70,2%).

Tourneo: il nuovo veicolo commerciale di Ford

di Vera MORETTI

Ford Tourneo Custom, dopo il felice debutto al Salone dell’Auto di Ginevra nel marzo scorso, si presenta al Salone dei veicoli commerciali di Birmingham, in attesa del definitivo lancio sul mercato.

Si tratta di un veicolo per trasporto persone molto moderno e dalla forma affusolata, oltre che un insospettabile look sportivo, che emerge dalle linee incisive della fiancata, dalle vetrature a filo, dalla classica griglia trapezoidale e dai passaruota maggiorati.

Le versioni tra cui scegliere sono quella a otto o nove posti, a passo corto (lunghezza complessiva di 4,97 metri) o a passo lungo (lunghezza complessiva di 5,34 metri), ma entrambe hanno spazio per il trasporto dei passeggeri e dei loro bagagli.
Nonostante la capienza, poi, l’altezza, inferiore a due metri, permette a questo veicolo di entrare nei parcheggi solitamente inibiti a certi tipi di vetture.

Gli interni ricordano molto le automobili Ford, soprattutto nel cruscotto avvolgente e progettato in funzione del guidatore. Inoltre, la postazione di guida è altamente personalizzabile grazie alla colonna dello sterzo regolabile in profondità e inclinazione.
Ma anche i sedili posteriori sono nuovi, rispetto ai modelli precedenti, perché possono essere ripiegati in diverse configurazioni e asportati in parte o del tutto.

Per quanto riguarda la tecnologia presente nel nuovo Ford Tourneo Custom, comprende le tecnologie ECOnetic, realizzate per ridurre le emissioni di CO2, tra cui spicca il sistema Start&Stop di serie e la Ricarica Rigenerativa Intelligente.
Ma non è tutto: un sistema di comandi vocali SYNC permette di collegare al veicolo telefoni cellulari e lettori musicali portatili, controllandoli attraverso comandi vocali. Importante funzione del sistema SYNC è l’Emergency Assistance che si attiva in caso si incidente e permette ai passeggeri di contattare automaticamente i servizi di emergenza segnalando anche la posizione del veicolo.

La sicurezza è garantita dalla presenza di airbag laterali e a tendina sia per il guidatore che per il passeggero, oltre ad una telecamera posteriore integrata nello specchietto retrovisore e sistemi di mantenimento della corsia e di controllo dell’efficienza alla guida. Analizzando la traiettoria del veicolo, infatti, è possibile, grazie a particolari sensori, avvisare il guidatore in caso di cambio di corsia non intenzionale o se lo stile di guida denota stanchezza o affaticamento.

Per quanto riguarda i dati tecnici, invece, il motore montato sul Ford Tourneo è un diesel Ford Duratorq TDCi da 2,2 litri disponibile in tre livelli di potenza: 100 CV, 125 CV e 155 CV.
Il Tourneo Custom è stato realizzato sulla base di una nuova piattaforma globale Ford dedicata ai veicoli commerciali che intende offrire una tenuta agile e reattiva, comfort di guida ottimizzato e livelli di rumorosità ridotti.

Questo veicolo per trasporto persone propone un livello eccezionale di funzionalità e durata, costi di gestione ridotti e un conveniente intervallo di manutenzione pari a due anni/50.000 km.

Riforma del lavoro, l’INT alza la voce

L’Istituto Nazionale Tributaristi alza la voce sulla riforma del lavoro. L’INT ha infatti inviato una richiesta di incontro al Ministro del Lavoro e Politiche Sociali Elsa Fornero. Come già preannunciato nei giorni scorsi, infatti, il Presidente dell’INT, Riccardo Alemanno, ha inviato al Ministro una lettera con la quale chiede un incontro per potere avere un confronto diretto su tematiche inerenti il DDL Lavoro e in particolare sugli aumenti di aliquota contributiva del Fondo di gestione separata dell’Inps.

Non è solo in per sollecitare modifiche su temi come la lotta alle false partite IVA o sull’aumento contributivo della gestione separata” dichiara Alemanno. “Sull’urgenza di modificare alcune norme del DDL Lavoro, abbiamo già inviato nei giorni scorsi, a rappresentanti del Senato, le nostre proposte modificative e ora attendiamo la discussione in Commissione. Con il Ministro, oltre a verificare da parte del Governo spazi di modifica, vorremmo iniziare un percorso che portasse ad una maggiore equità e sostenibilità degli obblighi contributivi che ad oggi devono sostenere i tributaristi e tutti i professionisti privi di cassa autonoma, obbligati all’iscrizione nel Fondo di gestione separata dell’Inps. Sono certo che il Ministro Fornero, date le Sue competenze in materia e la Sua sensibilità, comprenderà le nostre ragioni“.

Stipendi sempre più magri, fisco sempre più vorace

Non lo dicono solo le tasche vuote alla fine della terza settimana. Ora lo conferma anche l’Ocse nel suo rapporto “Taxing Wages 2011”: il fisco pesa sempre più sugli stipendi dei lavoratori italiani e fa scivolare il nostro Paese dal 22esimo al 23esimo posto per salario netto, con una media di 25.160 dollari per lavoratore senza senza figli a carico.

Un dato che non è solo minore della media Ocse (27.111 dollari) ma è molto distante da quello che caratterizza Paesi come, a crescere, Francia (29.798 dollari), Germania (33.019) e Gran Bretagna (38.952). Un divario che c’è anche con le retribuzioni degli stessi lavoratori in Paesi dalle economie più critiche della nostra come Spagna (27.741 dollari) e Irlanda (31.810).

Ma lo scandalo viene dal cuneo fiscale, ossia il peso delle tasse sulle retribuzioni per i lavoratori senza figli: il dato è infatti arrivato al 47,6%, (dal 47,2% del 2010). Un aumento che ci pone al sesto posto della classifica sulla pressione fiscale sul lavoro nell’Ocse, dietro a Belgio (55,5%), Germania (49,8%), Ungheria e Francia (49,4%) e Austria (48,4%). Dati molto più alti della media Ocse, pari al 35,3% (+0,3% sull’anno precedente) e anche oltre la media europea che è del 41,5%.

Per i lavoratori con due figli a carico la situazione è differente, ma il peso fiscale resta sempre elevato in Francia (42,3%), Belgio (40,3%) e Italia (38,6%).

Del resto, la tendenza complessiva vede un appesantimento del cuneo fiscale in quasi tutte le economie Ocse (dovuto all’aumento delle imposte sul reddito), tranne che negli Usa, dove è sceso dello 0,9% grazie alla riduzione dei contributi di sicurezza sociale. Insomma, si guadagna forse di più ma si pagano più tasse ovunque. Evviva la crisi!