Brutte notizie per le imprese: le stime sull’aggravio dei costi relativi all’Imu peggiorano. Secondo l’ultima simulazione di spesa effettuata dal CNA di Roma, infatti, gli imprenditori non solo saranno costretti a pagare nel 2012, con l’imposta municipale unica introdotta dalla manovra finanziaria, una tassa tre volte superiore a quella ICI 2011, ma anche con forti disparità di trattamento.
Aziende e imprenditori che svolgono la propria attività in un immobile di proprietà pagheranno un’Imu con rincari fino al 240% per botteghe, autorimesse e laboratori. In più, chi ha un immobile di proprietà è penalizzato rispetto a chi è in locazione. Inutile dire che, in questo modo, l’Imu rischia di incrementare il numero dei fallimenti aziendali.
A fronte di questa situazione, la CNA di Roma ha chiesto al Governo di differenziare il regime tariffario Imu. “Chiediamo – dichiara Erino Colombi, presidente della CNA di Roma, che sia prevista, per gli immobili di proprietà degli imprenditori che vi esercitano l’attività, la stessa aliquota della prima casa, ovvero il 5 per mille (a Roma è questa l’aliquota fissata dal Comune) e non come è adesso il 10,6 per mille”.
d.S.
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