C’è chi può e chi non può. C’è chi ama esagerare e chi punta sulla praticità, ma dal confronto effettuato dal portale SuperMoney nel periodo compreso tra giugno 2011 e giugno 2012 e condotto su 260 mila utenti tra uomini, donne di ogni età e professione, la risposta è solo una: ogni Italiano ha la “sua auto”.
In che senso? Diamo numeri e nomi.
Manager, medici, uomini di legge scelgono i macchinoni ovvero Mercedes Class C per il 40enne rampante in carriera, elegante, che vuole una quattro ruote sicura e potente. Avvocati, giudici e notai uomini e donne preferiscono la Classe E, un gradino più su della Classe C in fatto di prestazioni e di prezzo. Per i medici “solo” BMW Serie 3 mentre la businesswoman punta quasi sempre – se può – sulla più compatta e sbarazzina Audi A3.
City car comode per parcheggiare, caricare bagagli e bambini, ed un modello su tutti, la Toyota Yaris, sono le predilette delle casalinghe. A meno che non siano anche donne in carriera: allora l’opzione cade sull’Audi A3.
Una Fiat Punto se manca il lavoro; la Panda è amata dal clero; la Renault Clio fa la felicità dei neopatentati; Ford Fiesta per i pensionati over 65; Focus per i carabinieri.
“Insomma l’auto spesso diventa l’alter ego del suo proprietario e può rivelare molto sulla sua personalità, che sia frivola o seriosa, compatta o iper accessoriata” – comunicano dalla Ricerca.
Riconoscersi nei risultati oppure no? La crisi non aiuta, ma noi Italiani allo status symbol e alla comodità proprio non sappiamo rinunciare.
Paola PERFETTI
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