Per effettuare la scelta verso la nuova destinazione, basta firmare nello spazio aggiunto nel modello 730-1. Non è prevista la possibilità di destinare l’importo a uno specifico soggetto attraverso l’indicazione del codice fiscale: sarà il ministero per i Beni e le attività culturali a provvedere alla ripartizione delle somme tra gli enti che saranno stati ammessi all’elenco, dimostrando di essere enti senza scopo di lucro, legalmente riconosciuti, che svolgono attività di tutela, promozione o valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici da almeno cinque anni, realizzando lavori di valore complessivo pari ad almeno 150mila euro.