Il decreto fa seguito all’abolizione delle tariffe per i compensi dei professionisti, tra cui avvocati, commercialisti, notai, esperti contabili, per i quali sono fissati dei parametri. “Ferma restando l’abrogazione di cui al comma 1 – si legge – nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale, il compenso del professionista è determinato con riferimento a parametri stabiliti con decreto del ministro vigilante”.
Nella relazione il ministero, riporta il parere del Consiglio di Stato, “evidenzia che il parametro al quale l’organo giurisdizionale si rapporta in sede di liquidazione è profondamente diverso dalla ‘tariffa’ con la quale non deve essere confuso, avvertendo l’esigenza che tali nuovi parametri non debbano ‘prestarsi a fungere da tariffa mascherata’”. Dunque, i giudici amministrativi condividono questa impostazione e le considerazioni formulate appaiono “dirette proprio a evitare tale rischio”.
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