La benzina è alle stelle e quello che si temeva, ovvero il superamento della soglia di 2 euro al litro, è avvenuto.
L’estate, dunque, è torrida non solo per il caldo record registrato da nord a sud Italia, ma anche a causa dei rincari dei carburanti, che lasciano i consumatori in ginocchio e sempre più alla ricerca di pompe no-logo e di prezzi ribassati, offerti da molte compagnie nei fine settimana estivi.
Le punte massime, con la benzina a 2,008 euro/litro, sono state toccate nel Centro Italia, in particolare in Toscana e in Umbria, mentre, per quanto riguarda il gasolio, è più caro al Sud Italia, con la cifra record di 1,843 euro/litro.
Analizzando nel dettaglio la situazione nazionale, i prezzi medi serviti vanno da 1,906 di Tamoil a 1920 di Eni e Totalerg (no logo a 1819).
Per il diesel si passa da 1,797 di Esso a 1803 di Eni, IP e Shell (no logo a 1695).
Il Gpl è a 0,784.
Si tratta di una situazione che tiene conto delle quotazioni internazionali, e che vedrà, ne siamo sicuri, sempre più code nei prossimi due week-end presso le pompe self che offrono sconti irrinunciabili.
A questo proposito, è il penultimo fine settimana utile, dopodiché, a meno che le maggiori compagnie non applichino nuove offerte, i prezzi si unificheranno.
Il rientro dalle vacanze sarà ancora più amaro.
Vera MORETTI
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