Incentivi alle auto ibride dal Decreto Sviluppo

Il 25 luglio scorso è stato approvato, alla Camera, un emendamento al Decreto Sviluppo, e in attesa dell’approvazione definitiva al Senato, che prevede uno stanziamento 210 milioni in tre anni di cui 150 come bonus fino a 5000 euro per l’acquisto di auto elettriche o ibride a basse e bassissime emissioni di c02.

Il 70% di questo importo è rivolto alle sole auto aziendali o destinate al servizio pubblico, previa la rottamazione della vecchia auto.
Ci saranno poi altri 20 milioni che annualmente saranno destinati ad un Piano Nazionale complessivo con l’obiettivo di diffondere i nuovi veicoli coinvolgendo le istituzioni locali per favorire la realizzazione delle infrastrutture necessarie, in primo luogo le colonnine per la ricarica, e la regolamentazione dei piani territoriali e di norme edilizie, oltre all’incarico all’ autorità per l’energia di prevedere tariffe agevolate dell’energia elettrica.

Questo emendamento, che vuole favorire la diffusione e lo sviluppo di auto ibride, tende alla “realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica e la sperimentazione e la diffusione di flotte pubbliche e private di veicoli a basse emissioni complessive, con particolare riguardo al contesto urbano, nonché l’acquisto di veicoli a trazione elettrica o ibrida.

Per arrivare a ciò, occorre muoversi in direzioni diverse:

  • previsione di disposizioni legislative regionali entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, in regola con le disposizioni europee ed internazionali, ed adeguamento delle normative locali di pianificazione territoriale. Si affida inoltre l’incarico all’Autorità per l’energia per la definizione di criteri e tariffazione specifica per l’uso dell’energia elettrica nel settore della mobilità urbana.
  • istituzione del Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica contenente “ le linee guida per garantire lo sviluppo unitario del servizio di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica sul territorio nazionale,” finanziato da un fondo di 70 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013,2014,2015 istituito con questo emendamento presso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti .
  • Stanziamenti per la ricerca, finalizzati alla progettazione dei dati e dei sistemi interconnessi necessari per supportare le reti locali delle stazioni di ricarica; alla valutazione delle problematiche esistenti e dei probabili sviluppi futuri relativi agli aspetti normativi e commerciali delle reti infrastrutturali; allo sviluppo di soluzioni per l’integrazione e l’interscambio tra dati e sistemi delle stazioni di ricarica e delle unità di bordo con piattaforme di infomobilità per la gestione del traffico in ambito urbano; alla ricerca sulle batterie ricaricabili.

Il fondo incentivi di 50 milioni per il 2013 è composto da 15 milioni di euro per acquisto di auto con emissioni fino a 95g/km suddivisi in: 9 milioni (70 % del fondo) destinati allo svecchiamento del parco auto per uso di terzi o auto aziendali e richiede la contestuale rottamazione di un veicolo di almeno 10 anni di vita; 6 milioni (30 %) per tutte le categorie senza necessità di rottamazione di un vecchia auto; 35 milioni esclusivamente per veicoli aziendali o destinati all’uso di terzi con emissioni di CO2 non superiori ai 120g/km ,con contestuale rottamazione di auto immatricolate da almeno 10 anni.

A coloro che approfitteranno di questi incentivi, verranno riconosciuti sconti del 20%, fino ad un massimo di 5.000 euro, per i veicoli a basse emissioni complessive che producono emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km; 20% del prezzo di acquisto, fino ad un massimo di 4.000 euro, per i veicoli a basse emissioni complessive che producono emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km; 20% del prezzo di acquisto, fino ad un massimo di 2.000 euro, per i veicoli a basse emissioni complessive che producono emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.

Il bonus è valido anche per gli anni 2014 e 2015, anche se la percentuale dovrebbe scendere al 15%.
Per quanto riguarda l’acquisto da parte delle imprese, le regole per la rottamazione sono piuttosto ferree.
A questo proposito, infatti, la macchina vecchia deve essere della medesima categoria del veicolo nuovo, essere intestate da almeno 12 mesi allo stesso soggetto o ad uno dei suoi famigliari .

Vera MORETTI