L’ultima, in ordine di tempo, è la morte di Angelo Paolozzi, operaio 37enne di Scorzé deceduto il 24 agosto scorso a Castelfranco Veneto.
Stava lavorando ad una centralina elettrica quando è rimasto folgorato.
Questo tragico episodio ha aperto una discussione che riguarda il numero, sempre in aumento, dei morti per folgorazione, tanto che ben otto morti su cento, nel Nordest, sono dovuti a questa causa. Ma anche a livello nazionale le cifre si allargano a macchia d’olio, con una percentuale del 5,5% contro il 4,2% del 2011.
Mauro Rossato, presidente di Vega Engineering di Mestre, ha lanciato un appello affinché si combatta con maggior determinazione quella che sta diventando una vera e propria piaga.
Occorre approfondire le tematiche che riguardano la valutazione del rischio elettrico, ma anche la sua gestione, senza dimenticare i controlli, che dovrebbero essere sempre più serrati e scrupolosi. Senza dimenticare le sanzioni, salate, per i comportamenti illegali.
Rossatto, ha dichiarato a proposito: “Sarebbe sufficiente osservare e applicare rigorosamente le norme esistenti, che purtroppo ancor oggi sono sconosciute a molti addetti ai lavori. Non molti sanno che ciascun impianto elettrico aziendale dovrebbe essere affidato alla responsabilità di una persona, denominata Responsabile dell’Impianto e i lavori stessi affidati ad un Preposto ai lavori elettrici, qualifiche che vanno attribuite a personale appositamente formato“.
Vera MORETTI
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