Imu, controlli fiscali, caro carburante, tassa di soggiorno… Anche le imprese turistiche del Lazio hanno vissuto “pericolosamente” l’estate che si sta chiudendo. Le voci che arrivano dal territorio laziale, raccolte e riportate dal presidente della Federalberghi regionale Walter Pecoraro, non sono diverse da quanto abbiamo sentito dalla viva voce dei suoi colleghi emiliano – Alessandro Giorgetti – toscano – Paolo Corchia – e Veneto – Marco Michielli.
Dagli operatori emerge chiara una preoccupazione che va al di là delle pur legittime paure derivanti da cali di fatturato e di presenze: la preoccupazione che un ministero pensato per promuovere le politiche turistiche non abbia in realtà un indirizzo chiaro su come muoversi. L’incapacità tutta italiana di fare sistema si dimostra anche in un settore vitale e cruciale come quello del turismo.
Dal presidente di Federalberghi Lazio una richiesta forte: “E’ necessaria una maggiore incisività da parte del Ministero nelle politiche governative, che da sempre è molto attento ad un’industria che ormai mostra i segni di un irreversibile declino, ma è troppo poco attento e interessato all’unico vero volano economico del nostro Paese: il turismo e le risorse culturali ed ambientali dell’Italia“. Sarà ascoltata?
Leggi l’intervista al presidente di Federalberghi Lazio Walter Pecoraro
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