La Camera approva il disegno di legge che, recependo una direttiva comunitaria del 2011, fissa paletti ben precisi nei termini di pagamento delle imprese. L‘obbligo di saldare i propri conti a 30 giorni compie dunque un passo avanti verso la creazione di una legge definitiva, che non varrò però per le società che vantano crediti verso la Pubblica amministrazione.
Il disegno di legge, approvato all’unanimità, dovrà ora passare all’esame dell’Aula di Montecitorio in tempi brevi e poi essere esaminato dal Senato. Nel testo è stato inserito un meccanismo pensato per non creare continui ricorsi da parte delle aziende alla giustizia civile: Camere di Commercio e Cnel, per impedire ”il continuo ricorso a clausole contrattuali e prassi gravemente inique”, potranno proporre direttamente ‘azioni in giudizio’, così come prevede anche lo Statuto delle imprese. Le Camere di Commercio si fanno dunque mediatrici dei contenziosi di pagamento.
Processo semplificato anche per le imprese che vantano crediti: le aziende potranno richiedere direttamente alla Camera di Commercio la certificazione del proprio credito e rivolgersi poi al giudice competente per ottenere l’ingiunzione di pagamento. Stessa procedura per l’impresa debitrice: una volta ricevuta l’ingiunzione di pagamento, l’azienda potrà fare appello alla Camera di Commercio che sarà chiamata a svolgere un’azione mediatrice con l’impresa creditrice.
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