Nuovo Cda per la Cassa di previdenza dei commercialisti

Nuovo consiglio di amministrazione per la cassa di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti.

Erano otto i nomi da eleggere, sette dei quali appartengono alla lista Autonomia e continuità guidata da Renzo Guffanti.
Tra i 149 votanti, 148 hanno espresso il loro voto, e ben 96 preferenze sono andate a Guffanti, contro Antonio Pastore, della lista opposta, che ha ricevuto 82 voti.

Entro i primi dieci giorni di novembre il presidente uscente Walter Anedda convocherà il nuovo Cda, non anticipabile per motivi tecnici.
In quell’occasione i neo eletti sceglieranno il presidente, con voto palese secondo tradizione e a ricoprire la carica dovrebbe essere proprio Renzo Guffanti.

Il prossimo presedente ha le idee chiare su quanto farà una volta ufficializzato l’incarico. Fondamentale per lui è definire l’inquadramento previdenziale delle società tra professionisti anche se, a questo proposito, sarà basilare sapere se tali società saranno chiamate a versare i contributi previdenziali.

Un altro punto considerato importante è l’assistenza degli iscritti. Dopo l’assicurazione grandi eventi e l’assistenza in caso di lunga degenza, già ottenuta, Guffanti vuole proseguire su questa linea: “La nostra professione ha un alto numero di anziani che necessitano di servizi specifici e qui la Cassa può fare la sua parte per garantire coperture più ampie a condizioni migliori“.

In questi ultimi anni, inoltre, tra i neo iscritti è stata raggiunta la parità tra i due sessi e, nel complesso, un terzo è costituito da donne. E anche nel Cda cominciano ad apparire le quote rosa, poiché su otto eletti tre sono donne.

Un problema spinoso, anche se calmierato dalle riforme degli ultimi anni, è la disparità di trattamento pensionistico tra vecchi e nuovi iscritti, che oggi riguarda 2mila iscritti su 56mila. Si tratta, dunque, di una differenza destinata a scomparire.

Vera MORETTI