Il Gruppo di lavoro costituito lo scorso luglio dall’Amministrazione finanziaria, che chiedeva a INT di individuare, tra i 108 adempimenti obbligatori, quelli da modificare o da cancellare, ha inviato all’Agenzia delle Entrate le sue osservazioni.
Tra le più rilevanti, spicca la richiesta di cancellare il VIES per gli acquisti intracomunitari o, in alternativa, di renderne immediatamente operativa l’iscrizione tramite sistemi telematici che possano semplificare la comunicazione di situazione di anomalia per gli studi di settore.
La risposta, dunque, da parte dell’Istituto Nazionale Tributaristi è giunta sul tavolo del direttore generale dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera, del quale ora si attende la prossima mossa.
A tal proposito, Riccardo Alemanno, presidente INT, ha buone aspettative anche se “serve dare rapida concretezza alle intenzioni, purtroppo a livello legislativo si continuano a creare situazioni di ulteriori complicazione per il contribuente“.
Entro il 24 ottobre, ad esempio, dovrebbe diventare operativa una norma che si riferisce al Decreto interministeriale Politiche Agricole/Sviluppo Economico, attesa dagli addetti ai lavori per la regolamentazione delle regole su commercializzazione e pagamento dei prodotti deperibili. Al contempo, però, le imprese del settore si vedranno obbligate ad una doppia fatturazione a seconda della scadenza dei prodotti.
Alemanno, riferendosi a questa particolare norma, suggerisce che “si sarebbe semplicemente potuto indicare nella stessa fattura l’importo separato dei beni ai fini del pagamento, probabilmente poco si conoscono le problematiche amministrative delle aziende che saranno costrette a nuovi conteggi, a modifiche dei software ovvero dovranno sostenere nuovi oneri i termini di tempo e di denaro, tutto ciò deve essere evitato“.
Vera MORETTI
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