Music China stregata dall’Italia

Il Made in Italy ha trionfato nell’undicesima edizione, appena conclusasi a Shangai, di Music China, un evento di portata internazionale e appuntamento immancabile non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per gli appassionati di musica e, in particolare, degli strumenti musicali.

Ad occuparsi delle aziende italiane, ben 31, presenti nel padiglione dedicato al Belpaese, è stata ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con ACISA, Associazione Costruttori Italiani Strumenti Acustici.

In uno spazio espositivo di 300mq, a farla da padrone era il settore della liuteria, grazie al Consorzio Liutai Antonio Stradivari di Cremona, in rappresentanza di oltre 60 liutai, e Salvi Harps, leader mondiale nella produzione di arpe.

Presente all’inaugurazione del padiglione italiano era il console generale Vincenzo De Luca, che insieme al direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, Carlo Molina, ha visitato gli stand delle aziende italiane, accompagnato dal direttore dell’Ufficio ICE di Shanghai, Maurizio Forte.
Con loro, due musicisti di alto calibro come Eliano Calamaro, violino di prima fila del Teatro Carlo Felice di Genova e Mengla Huang, Premio Paganini 2002, che si sono cimentati in alcune prove dei violini esposti.

Music China rappresenta una vetrina imperdibile per il settore, perché la Cina, soprattutto nell’ultimo decennio, ha conosciuto una rapida evoluzione nell’entertainment, soprattutto per quanto riguarda l’industria degli strumenti musicali.
Partecipare, per l’Italia, era quindi d’obbligo, anche per soddisfare la domanda interna, sempre attenta a tutto ciò che rispetta la tradizione e la cultura tipicamente italiane. In particolare, la produzione di alto livello artigianale, proposto a prezzi medi-elevati, ha riscosso notevole successo.

Le statistiche premiano il nostro paese che, nella graduatoria dei Paesi fornitori della Cina, si è confermata al settimo posto, anche grazie ad un’ottima performance rilevata nel primo semestre 2012, con un +26,3%, in linea con i risultati positivi dell’anno precedente.
Considerando, più nel dettaglio, gli strumenti ad arco, l’Italia è il secondo fornitore, preceduta solo dalla Germania.

Vera MORETTI