Per HSD Europe un premio che è… aria fresca

È stato assegnato alla HSD Europe di Brescia – per il prodotto Sanispira® – il primo e ambito premio nazionale “Talento delle Idee”, organizzato da UniCredit e Giovani Imprenditori Confindustria “per promuovere e sostenere la nascita e la crescita di nuove realtà imprenditoriali, individuando sul territorio italiano proposte innovative e generatrici di valore”. L’annuncio e la cerimonia si sono svolti oggi, venerdì 26 ottobre, a Capri, nel corso del Convegno Nazionale dei Giovani Imprenditori Confindustria.

Con HSD Europe la famiglia Rizzini, per tradizione legata al settore della meccanica industriale, ha attuato una riconversione nei settori Salute e Biomedicale. Oggi i fratelli Rizzini in HSD Europe coprono nuove deleghe: Massimo guida la produzione, Alberto è Direttore commerciale e Gianpietro è Amministratore delegato. Il team di HSD Europe opera in partnership con enti di ricerca, individuando brevetti e implementando dispositivi innovativi, benefici ed efficaci per quanto riguarda la salute, il benessere, la tutela dell’ambiente e il risparmio energetico.

Uno di questi brevetti è proprio Sanispira® il primo depuratore dell’aria personale usa&getta; un filtro nasale leggerissimo – pesa mezzo grammo –, morbido e discreto, grazie al quale i Rizzini chiudono accordi con aziende e amministrazioni pubbliche e avviano le pratiche per la registrazione di Sanispira® come Dispositivo Medico e Dispositivo di Protezione Individuale in diversi Paesi del mondo.

Raggiunto al telefono a pochi minuti dalla notizia della vittoria, l’AD di HSD Europe Gianpietro Rizzini ha commentato: “Sicuramente è una grossa soddisfazione per noi. Quando si investono soldi e tempo in un nuovo progetto e ci si impegna per lanciare sul mercato una innovazione complessa, questi riconoscimenti danno la conferma che si sta andando nella direzione giusta e gli spunti per continuare su questa strada. La riconversione al biomedicale ci sta dando delle grosse soddisfazioni: il premio è solo l’ultima. Ora puntiamo anche all’estero per creare un modello di business che sia ripetibile. In un contesto di crisi come questo, potrebbe anche essere meno complesso del previsto puntare su mercati stranieri“.