Le novità per le pmi edili dal decreto semplificazioni bis

Alcune novità dal decreto legge semplificazioni bis sono in arrivo per le pmi edili.

In primo luogo è stata confermata l’eliminazione del silenzio rifiuto sui permessi di costruzione e la riduzione dei tempi di attesa in caso di vincoli ambientali.
A cambiare sono invece le semplificazioni per le reti di impresa che partecipano alle gare d’appalto e spariscono gli snellimenti sugli standard di qualificazione per la partecipazione ai lavori pubblici.

Cosa cambia dunque?
Se un’impresa chiede permesso di edificare in un’area che ha vincoli di carattere ambientale, paesaggistico o culturale e non riceve risposta dall’ente di pertinenza, non scatta più il silenzio-rifiuto. L’ente è invece obbligato a concludere la procedura con un parere esplicito.

Si sottolinea che, se si abolisce il silenzio-rifiuto non scatta il silenzio-assenso nonostante i timori di condono edilizio “mascherato”, ovvero permessi di costruire più facili anche in presenza di vincoli.
Il silenzio assenso, però, vale per i permessi a costruire senza vincoli.

In presenza di vincoli, invece, l’amministrazione competente deve esprimersi in tempi certi e stabiliti, che in genere prevedono un massimo di 30 giorni.
Le procedure di autorizzazione paesaggistica sono state ridotte da 90 a 45 giorni, decorsi i quali l’amministrazione procede all’autorizzazione.

Per quanto riguarda le procedure di partecipazione, non sono presenti, nella stesura definitiva, le novità previste nelle bozze. Niente modifiche su mandato, scrittura privata, procura e presentazione delle offerte.
La nuova versione della legge prevede solo che le procedure di affidamento siano le stesse già applicate a raggruppamenti temporanei e consorzi fra imprese.

Le novità sulla legge notarile prevedono che le copie delle procure non devono più essere allegate agli atti quando sono già iscritte nel registro delle imprese: saranno gli stessi pubblici ufficiali a verificare la sussistenza dei poteri mediante visura dal registro o esame delle certificazioni esibite dall’impresa.

Previste una serie di facilitazioni, anche economiche, per le imprese nell’esecuzione del contratto, con cambiamenti al Codice dei contratti pubblici.
Aumentate le percentuali massime di svincolo della garanzia fideiussoria che passano all’80% e al 25%.

C’è poi uno svincolo automatico delle garanzie di buona esecuzione per la parte corrispondente all’esercizio delle opere protratto per oltre un anno prima del collaudo.

Vera MORETTI