I tempi lunghi, soprattutto quando si tratta di provvedimenti considerati urgenti, possono irritare, se non addirittura indisporre.
Questo è quanto ha evidenziato Leopoldo Freyrie a proposito del provvedimento riguardante le società tra professionisti, che dovrebbe coinvolgere anche il Consiglio nazionale degli architetti, del quale lui è presidente.
In particolare, il ritardo sembra in questo caso ingiustificato e ciò rischia di rappresentare un’occasione sfumata non solo per gli architetti, ma anche per la possibilità di organizzare gli studi in organismi interprofessionali, in grado dunque di rispondere in modo più efficiente alle richieste del mercato.
In un periodo di profonda crisi, infatti, saper fornire prestazioni professionali più articolate rappresenterebbe un vero e proprio valore aggiunto.
Freyrie, a questo proposito, ha dichiarato: “Occorre superare alcune incongruenze: l’obbligo di iscrizione, per le società multidisciplinari a un solo Ordine professionale, quello relativo all’attività prevalente della società finirà, ad esempio, per creare un pasticcio, in primis, sul fronte della individuazione della stessa attività prevalente e, conseguentemente, su quelli che riguardano la disciplina e i versamenti contributivi“.
Tra i provvedimenti dai quali non si può prescindere, inoltre, viene indicata la possibilità di istituire reti tra professionisti, opportunità già presente negli altri Paesi Ue.
Vera MORETTI
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