Approvata la riforma previdenziale degli avvocati

Buone notizie per l’Avvocatura, in merito alla riforma previdenziale. Sono state illustrate da Alberto Bagnoli, presidente della Cassa nazionale di assistenza e previdenza forense, al XXXI Congresso nazionale forense in corso a Bari da ieri, 22 novembre, fino a domani, 24.

“La Cassa forense – ha detto Bagnoli partecipa a questo Congresso portando risultati concreti. Abbiamo superato lo stress test della sostenibilità cinquantennale varando una riforma previdenziale approvata dai ministeri che soddisfa i criteri di solidarietà e adeguatezza delle prestazioni. Possiamo contare su un patrimonio che supera i 5 miliardi di euro con un avanzo di esercizio di 550 milioni di euro; siamo riusciti a contenere gli effetti negativi dell’andamento generale dei mercati attestandoci su un rendimento della gestione mobiliare al 3,2%; abbiamo deliberato di costituire un fondo immobiliare d’investimento che a regime arriverà al miliardo di euro, avviando la selezione della Sgr che dovrà gestirlo“.

Questi ragguardevoli risultati sono stati raggiunti nonostante la situazione non sia delle più rosee, poiché per il terzo anno consecutivo il reddito degli avvocati è calato e, ad oggi, ben il 22% degli avvocati iscritti alla Cassa dichiara redditi non superiori a 10mila euro. C’è però anche un 24% di professionisti non iscritti alla cassa perché non raggiungono il limite minimo di reddito e, pensando a questa consistente fetta di avvocati, è stata ipotizzata una legge professionale che renda l’iscrizione a Cassa e Albo indipendentemente dal proprio reddito.

Si tratterebbe, ha detto Bagnoli, di un “traguardo eccezionale non solo per i professionisti, ma anche per la Cassa stessa che, in ragione della sua appartenenza all’ordinamento professionale, allontana da sé ogni sconsiderato tentativo di soppressione ovvero di inglobamento in enti sottratti alla gestione diretta della categoria in funzione dei propri interessi“.

Ci sono problematiche ancora lungi dall’essere risolte, non ultima la decisione frutto della spending review, che prevede un versamento allo Stato da parte della cassa forense di un 5% del risparmio forzoso sui costi intermedi, destinato a salire del 10% il prossimo anno.

Per risolvere ciò, Bagnoli chiede che la Cassa abbia totale autonomia, per poter ovviare alla doppia tassazione dei patrimoni, che altrimenti potrebbero essere destinati unicamente alla funzione previdenziale ed assistenziale.

Vera MORETTI

redazione1

Share
Published by
redazione1

Recent Posts

Usare il frigo in maniera perfetta | Il Ministero della Salute spiega dove mettere latte, carne e uova : la mensola che sbagliano quasi tutti

Il Ministero della Salute spiega come conservare correttamente gli alimenti nel frigorifero: latte, carne e…

2 ore ago

Lavoro subito, giornate di colloqui | Lidl apre le porte e fa tantissime assunzioni a novembre: il dettaglio che peserà al colloquio

Lidl annuncia un nuovo Recruiting Day l’11 novembre 2025: una giornata di colloqui in presenza…

8 ore ago

La tassa che non vedi ma paghi ogni anno | 34,20 € e sei costretto a pagare: è una riga piccola ma come pesa

Costa solo 34,20 euro l’anno ma colpisce tutti i conti correnti attivi: è l’imposta di…

1 giorno ago

Il quaderno dei conti giapponese | Kakeibo, il metodo semplice per risparmiare ogni mese: bastano carta e penna

Arriva dal Giappone il Kakeibo, un metodo tradizionale che aiuta a risparmiare con carta e…

1 giorno ago

Poste Italiane assume ora | portalettere, sportello e profili tecnici con assunzione immediata: ti candidi e sei a cavallo

Poste Italiane apre una nuova tornata di assunzioni per novembre: centinaia di posti tra portalettere,…

2 giorni ago

Mutui, clamorosa novità d’autunno | Riunione urgente a aumento improvviso dei tassi: lo ha deciso la BCE

Notizie per chi ha un mutuo a tasso variabile: la riunione di ottobre della Banca…

2 giorni ago