Ennesima inversione di marcia da part del Governo sulla questione del pagamento dell’Imu da parte della Chiesa e degli Enti no profit: Mario Monti, infatti, ha esteso anche a loro l’obbligo di pagare la nuova imposta municipale, anche se si tratta di enti religiosi o parzialmente ad uso commerciale.
Se, infatti, sembrava che entrambe le categorie fossero esentate a tale pagamento, soprattutto alla luce di “assenza di criteri atti a specificare la natura non commerciale di un’attività”, come denunciato dallo stesso Consiglio dei Ministri, la Commissione Europea ha imposto di far pagare l’Imu anche a organizzazioni ed enti che possiedono immobili ad uso commerciale.
E, se da una parte la decisione di Monti può essere stata guidata dal timore di agevolare in maniera discriminatoria la Chiesa, dall’altra ad uscirne penalizzate sono state anche le organizzazioni No profit.
Resta comunque il dubbio su quando un’attività può essere davvero definita commerciale ma anche su come interpretare il DL Liberalizzazioni, il quale prevede l’esenzione per le sole parti in cui si svolgono attività senza scopo di lucro in caso di uso misto.
Vera MORETTI
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