Scuola elevata al lavoro: per sapere cosa fare da grandi

Rispondere alla domanda “Cosa farai da grande?” non è sempre facile, neppure quando grandi si è già.

Ma, forse, per qualcuno sarà più semplice, soprattutto se si ha avuto la fortuna di partecipare a Scuola elevata al lavoro, progetto promosso da Unioncamere e realizzato insieme a 50 Camere di Commercio, che ha coinvolto 3.600 studenti provenienti da circa 110 istituti scolastici secondari superiori un ITS e tre facoltà universitarie.

Di questi, 1.800 hanno avuto l’opportunità di vivere esperienze in ambito lavorativo presso le sedi di aziende e istituzioni in Italia e in Europa.
Mentre altri 1.800 studenti di 150 istituti scolastici (tra tecnici, professionali, alberghieri, per l’agricoltura, licei scientifici, classici, linguistici, artistici etc.) hanno appena concluso la propria esperienza di JobDay, una formula di orientamento innovativa per l’Italia che dà la possibilità ai ragazzi di sperimentare un mestiere affiancando un lavoratore all’opera.

Il successo di questo progetto porterà ad organizzare una seconda edizione, che vedrà la realizzazione di altri 1.200 stage, 500 dei quali all’estero, mentre i rimanenti si svolgeranno in Italia presso aziende attive sui mercati internazionali.

Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, ha dichiarato: “La realtà complessa nella quale i nostri ragazzi si trovano a compiere scelte importanti per il resto della loro vita impone a tutti i soggetti che si occupano di far dialogare il mondo della scuola con quello dell’impresa, tra i quali le Camere di commercio, uno sforzo aggiuntivo. Per questa ragione, Unioncamere, che ha attivato ad aprile una apposita Unità di progetto, si è fatta promotrice della messa a punto di un modello di servizi, basato su standard comuni per tutto il territorio nazionale, che punta a realizzare in tutte le Camere sportelli dedicati alla formazione, imprenditorialità, lavoro e orientamento. A fine anno, con un investimento di 3 milioni di euro, una prima sperimentazione di questo modello sarà realizzata nelle 77 province già coinvolte nelle iniziative finanziate dall’Accordo di programma Ministero dello Sviluppo Economico-Unioncamere sui temi ‘nuova imprenditorialità, micro-credito e sostegno all’occupazione”.

Vera MORETTI