Le condizioni della sanità pubblica della Regione Veneto sono critiche e, per cercare di risolvere il problema, Luca Zaia, presidente della Regione, ha affermato di aver dato disposizioni perché “venga attivata una rimessa straordinaria di quasi 187 milioni di euro da utilizzare da parte delle aziende sanitarie venete per il pagamento dei crediti vantati dai fornitori“.
Per trovare le risorse necessarie e venire incontro alle esigenze dei fornitori, è stato fatto un intervento a livello di gestione economica, che permetterà, dunque, non solo di effettuare i pagamenti dovuti, che troppo spesso erano ritardati di 180 giorni, ma anche di offrire, in futuro, un’assistenza sanitaria di qualità ai cittadini.
Zaia ha inoltre dichiarato che questo intervento è da considerare “un volano di sviluppo economico e in quanto tale non può permettersi di far attendere mesi e mesi le imprese del settore, tanto più in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando“.
E il presidente della Regione Veneto promette che non si tratterà di una rimessa straordinaria ed isolata, ma, piuttosto, parte di una strategia più ampia prevista dal protocollo d’intesa siglato tra le banche tesoriere delle Ullss, le categorie dei privati convenzionati e dei fornitori per lo smobilizzo dei crediti utilizzando lo strumento dello smobilizzo pro solvendo.
Tra le Aziende che manifestano le maggiori criticità, ci sono l’Ulss 12 di Venezia, la 20 di Verona, la 16 e l’Azienda Ospedaliera di Padova.
Vera MORETTI
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