A Napoli il ‘botto’ di Capodanno è dedicato ai Maya

 

La fantasia partenopea di fine anno non conosce rivali: dopo “’O pallone ‘e Maradona”, ma erano ancora gli anni ’90, “La bomba Bin Laden” e quella “Mario Monti” per dare il benvenuto al 2013 arrivano il petardo “Insigne” e quello dedicato al “Terremoto Maya”.

Attenzione però: a dispetto di nomi e nomignoli accattivanti e ironici i petardi rappresentano veri e propri ordigni che mettono a rischio l’incolumità di feste e festeggiati. E i bilanci di ogni inizio d’anno delle Forze dell’Ordine ne è una triste testimonianza.

Solo nel mese di dicembre 2012 i carabinieri del Comando provinciale di Napoli hanno sequestrato ad Afragola quasi una tonnellata di fuochi artificiali; a Castellammare oltre 50 chili di fuochi non autorizzati; a Gragnano 140 bombe del peso oscillante fra 150 e 400 grammi (in tutto circa 150 chili di materiale); a Mugnano di Napoli gli artificeri del corpo hanno sequestrato infine un chilo di polvere e a Torre del Greco sono stati rinvenuti 350 ordigni esplosivi privi di classificazione.

Molto spesso i costi accessibili di queste vere e proprie ‘bombe a mano‘ ne determinano una diffusione su larga scala, fra chi, ignaro dei pericoli, decide di festeggiare così l’arrivo dell’anno nuovo: per questo i carabinieri hanno avviato una campagna di sensibilizzazione dei rischi da petardi e fuochi d’artificio nelle scuole della regione. A prendere parte all’iniziativa sono stati 3 000 studenti di scuole elementari, medie e superiori del Casertano e 300 tra docenti e familiari degli alunni.