E’ stato finalmente raggiunto un accordo tra ministero della Salute, ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Regioni e rappresentanze professionali dei fisioterapisti e dei laureati in scienze motorie per la definizione delle competenze delle due professioni.
Questa intesa è fondamentale per poter promuovere programmi di attività motoria finalizzata al recupero e al mantenimento dello stato di salute, che siano tra loro complementari ed integrati ma non sovrapponibili.
E’ stata anche introdotta, nella programmazione nazionale e regionale, la sperimentazione della Afa, Attività fisica adattata, che si pone l’obiettivo di ricondizionare lo stato di salute individuale al termine della riabilitazione, combattere l’ipomobilità, favorire la socializzazione e promuovere stili di vita più corretti.
L’attività motoria, perciò, viene vista come prevenzione e mantenimento di un buono stato di salute.
Il ministro della Salute Renato Balduzzi ritiene che “programmi di questo tipo devono essere sempre più presenti nei piani sanitari regionali, perché abbiamo bisogno di intensificare la lotta alla sedentarietà e promuovere l’attività fisica attraverso lo sviluppo sul territorio di una rete di strutture per la ‘somministrazione-erogazione’ dell’attività fisica presso realtà specificamente attrezzate come palestre e centri sportivi pubblici e privati“.
Vera MORETTI
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