Uno dei problemi che la crisi ha portato con sé è sicuramente quello della difficoltà, da parte delle pmi in particolare, di accedere a finanziamenti e crediti, soluzione che, invece, potrebbe portare un po’ di respiro, in attesa che l’economia italiana si risollevi.
Ma, a discapito di ciò che ci si augurerebbe, la situazione non è affatto in via di miglioramento.
A dimostrarlo è una nuova indagine condotta dall’Osservatorio Banche e promosso da Unindustria Bologna, che mette in evidenza le crescenti difficoltà delle imprese bolognesi nell’accesso al credito.
In questo caso, infatti, le richieste di nuovi finanziamenti rifiutate dalle banche negli ultimi sei mesi sono state il 35%.
Ad essere state prese in esame sono 158 imprese associate a Unindustria, il 565 delle quali non supera i 5 milioni di euro di fatturato.
Se nel 2010 le richieste di rientro da parte degli istituti di credito si attestavano sul 5%, ora la percentuale è arrivata al 9%.
Nel dettaglio, il 26% delle imprese intervistate ha richiesto prestiti negli ultimi sei mesi, e il 26% delle stesse ha ricevuto un non che non ammetteva repliche.
Daniele Salati Chiodini, vicepresidente di Unindustria Bologna, ha illustrato alcuni dati salienti dell’indagine legati soprattutto alle piccole imprese: “Il voto delle aziende che abbiamo intervistato sul rapporto banca-impresa supera appena la sufficienza, con quello che ciò implica in termini di potenziali margini di miglioramento. Negli ultimi sei mesi le richieste di rientro dalle esposizioni pregresse hanno riguardato quasi un’azienda su 10, e quasi un ulteriore 7% delle aziende intervistate si è visto negare finanziamenti richiesti. C’è di più: tra le piccole imprese sotto i 5 milioni di euro di fatturato, la percentuale di quelle che nell’ultimo semestre si sono viste rifiutare in tutto o in parte i finanziamenti richiesti sale al 35%. Questo è il segnale più eclatante del deterioramento del contesto economico“.
Vera MORETTI
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