Protocollo d’intesa tra Entrate e avvocati campani per la mediazione tributaria

Dopo aver già siglato intese con gli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e i Consigli Provinciali degli Ordini dei Consulenti del Lavoro, è stato firmato, il 10 gennaio scorso, un accordo con gli Ordini degli Avvocati campani.

L’appello era stato lanciato dall’Agenzia delle Entrate, per istituire dialogo e collaborazione in tema di mediazione tributaria.
Dopo commercialisti e consulenti del lavoro, dunque, anche gli avvocati non si sono tirati indietro, e così è stato firmato un protocollo d’intesa tra le Direzioni Provinciali delle Entrate della Campania e gli Ordini degli Avvocati presenti nella Regione, con l’obiettivo di migliorare, attraverso una gestione efficace del nuovo istituto, i rapporti tra i contribuenti, rappresentati dagli iscritti agli Ordini, e l’Amministrazione Finanziaria, favorendo la soluzione delle controversie già in sede amministrativa, senza ricorrere al giudice.

Per assicurare una risoluzione celere del procedimento della mediazione tributaria, gli Ordini degli Avvocati si impegnano a informare i propri iscritti sulle opportunità offerte dal nuovo istituto, evidenziandone il carattere preventivo e obbligatorio, e a indicare nelle istanze di mediazione recapiti dedicati per consentire rapide comunicazioni con l’Agenzia.
Dal canto loro, gli Uffici delle Entrate si impegnano, a esaminare sistematicamente tutte le istanze in modo approfondito e con spirito di collaborazione, ad accoglierle in tutti i casi in cui ne sussistano i presupposti, secondo i principi dello Statuto del contribuente, e a promuovere, anche su richiesta dell’iscritto all’Ordine, l’eventuale contraddittorio.

Parlando di cifre, da quando è entrato in vigore il nuovo istituto, le domande presentate agli Uffici legali delle strutture campane delle Entrate sono 7.584 e 4.924 sono già state lavorate. Di queste, 741 sono state ritenute improponibili o inammissibili, 1.694 si sono chiuse positivamente con accoglimento dell’istanza, rideterminazione della pretesa o semplice riduzione delle sanzioni, mentre per 1.603 non è stato possibile definire il contesto in mediazione. Le ulteriori 2.660 domande pervenute sono attualmente in lavorazione, secondo i termini di presentazione.

Il nuovo istituto, in vigore dal 1° aprile 2012, prevede, per le liti fiscali fino a 20mila euro, l’obbligo per il contribuente di presentare istanza di mediazione all’Agenzia delle Entrate, attivando un confronto che, in caso di conclusione positiva, evita l’istaurarsi di un giudizio presso le commissioni tributarie e permette di ridurre le sanzioni al 40%.

Vera MORETTI

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