Anche nella Cassa forense entrano le quote rosa.
E’ stato deciso, infatti, dal Comitato dei delegati dell’ente pensionistico degli avvocati, a seguito di una mozione presentata dal Comitato pari opportunità, che ogni lista presentata durante le elezioni dei membri della Cassa forense dovrà avere una rappresentanza di ciascun genere.
In particolare, per ogni lista almeno un quinto dovrà essere costituito da avvocate o, al contrario, da avvocati, se la maggioranza dovesse essere femminile.
Alberto Bagnoli, presidente della Cassa forense, ha accolto positivamente questa nuova norma: “Siamo molto soddisfatti della mozione approvata: l’obbligatorietà della rappresentanza di genere è un ulteriore riconoscimento al percorso di democraticità e partecipazione che abbiamo intrapreso all’interno dei nostri organi collegiali“.
Vera MORETTI
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