Non è un quadro incoraggiante quello delineato dal rapporto “Le imprese industriali del Mezzogiorno“, stilato dalla Fondazione Ugo La Malfa in collaborazione con Mediobanca. Il rapporto ha raccolto e analizzato i dati di bilancio delle aziende che hanno sede al Sud e i risultati sono tutt’altro che incoraggianti: la loro redditività si è di fatto azzerata e la capacità di produrre ricchezza è sprofondata: il loro ROI (Return on investiment) è infatti dello 0,5%, rispetto a un dato nazionale globale dell’8,1%. Giù anche il cosiddetto ROE (Return on equity): -12,5% contro un dato nazionale del 5,4%.
Dati preoccupanti, dovuti soprattutto al numero sempre più ristretto di imprese nel Mezzogiorno: sono solo 50, la maggior parte tra Abruzzo, Campania e Puglia. E, negli ultimi tre anni, le aziende del comparto industriale che hanno chiuso i battenti al Sud sono 7.400. Giù, come ovvio, il tasso di occupazione, a fronte di una diminuzione degli utili netti: -1.838 milioni in 4 anni, con un calo negli investimenti tecnici del 37%. Tutto questo si riverbera sulle previsioni per il Pil 2013, che passano da -0,6% a -1,1%, con un calo secco di mezzo punto percentuale.
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