E’ stato presentato un piano per aiutare i professionisti europei su semplificazione, internazionalizzazione e accesso al credito.
Ad illustrare la task force, che servirà per sostenere imprese e liberi professionisti ma anche ravvivare lo spirito imprenditoriale in Europa, è stato Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea.
Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, ha dichiarato: “La comunicazione della Commissione al Parlamento europeo pone un forte accento sui liberi professionisti, particolarmente sensibili agli oneri burocratici. Infatti, le misure per la semplificazione amministrativa li vedrà coinvolti in prima persona. Ma non solo. La Commissione intende lavorare alla rimozione degli ostacoli, ingiustificati e non necessari, per accedere alla libera professione. E per poter meglio interpretare le esigenze ed i bisogni della categoria dei professionisti, l’esecutivo europeo intende creare un gruppo di lavoro che indaghi sulle questioni principali in materia di semplificazione, internazionalizzazione e accesso al credito. Temi sui quali siamo pronti fin da subito a dare il nostro contributo”.
In particolare, il piano d’azione Imprenditoria 2020 vuole sottolineare il ruolo fondamentale che ricoprono l’istruzione e la formazione, ma anche prevedere misure specifiche a sostegno degli imprenditori esistenti, con particolare attenzione ad alcune categorie quali i giovani e le donne.
Ma il piano affronta anche le maggiori criticità dell’imprenditoria, indicando anche le soluzioni da adottare: accesso ai finanziamenti, attraverso la creazione di un mercato europeo della micro finanza e la semplificazione della fiscalità per gli investimenti diretti privati, sostegno alle imprese ed in particolar modo alle start-up, semplificazione amministrativa attraverso la riduzione dell’onere normativo e facilitazione dei trasferimenti di imprese.
Tra gli obiettivi vi è anche quello di intervenire per eliminare le barriere al mercato unico, creando in tal modo le condizioni per le piccole e medie imprese per sviluppare le loro attività all’estero, evitando i fenomeni della doppia imposizione e rimuovendo gli squilibri fiscali che limitano gli investimenti esteri.
Basilare, ricorda la Commissione europea, è un ammodernamento del mercato del lavoro, che deve necessariamente passare dalla semplificazione della legislazione e lo sviluppo di contratti flessibili.
Vera MORETTI
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