In Veneto un bando per le pmi femminili
Le piccole e medie imprese a partecipazione in prevalenza femminile potranno beneficiare di un finanziamento a fondo perduto pari al 50% della spesa totale
In Veneto è stato pubblicato un bando che favorisce la costituzione di imprese, individuali, società o cooperative, in prevalenza a partecipazione femminile.
A beneficiarne sono, quindi, le pmi femminili che abbiano sede operativa all’interno della regione e che appartengano ad uno dei seguenti settori di attività:
- Attività manifatturiere
 
- Costruzioni
 
- Commercio all’ingrosso e al dettaglio
 
- Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
 
- Servizi di informazione e comunicazione
 
- Attività professionali, scientifiche e tecniche
 
- Noleggio, agenzie di viaggi, servizi di supporto alle imprese
 
- Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
 
- Altre attività di servizi.
 
Le pmi a prevalente partecipazione femminile possono essere:
- imprese individuali di cui sono titolari donne residenti nel Veneto da almeno due anni;
 
- società anche di tipo cooperativo i cui soci ed organi di amministrazione sono costituiti per almeno due terzi da donne residenti nel Veneto da almeno due anni e nelle quali il capitale sociale è per almeno il cinquantuno per cento di proprietà di donne.
 
Tali requisiti devono rimanere invariati per almeno cinque anni a partire dalla data del decreto di concessione del contributo.
Gli interventi finanziabili riguardano:
- macchinari, hardware, dispositivi elettronici, arredo, beni strumentali e relative spese di trasporto e di installazione, strettamente inerenti all’attività produttiva;
 
- impianti generali: idrico-sanitario, riscaldamento, condizionamento, elettrico;
 
- opere edili relative ad interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria, entro il limite massimo del 50% dell’intero investimento;
 
- progettazione e direzione lavori, nel limite massimo del 7% dell’investimento;
 
- mezzi di trasporto ad uso interno o esterno, ad esclusivo uso aziendale;
 
- brevetti e licenze d’uso;
 
- acquisto di software ed eventuale relativo addestramento per l’utilizzo dello stesso;
 
- atti notarili di costituzione di società.
 
Le spese non ammissibili sono quelle relative a:
- ottenimento della licenza commerciale in qualsiasi modalità acquisita;
 
- contributi di costruzione;
 
- interessi e altri oneri finanziari;
 
- aggi (oneri esattoriali o di riscossione);
 
- perdite su cambio di valuta;
 
- ammende, penali e spese per controversie legali;
 
- spese già coperte da altre agevolazioni pubbliche;
 
- divulgazione e pubblicizzazione derivanti da obbligo di bando;
 
- forfettarie;
 
- IVA;
 
- operazioni di locazione finanziaria (leasing);
 
- gestione finanziaria corrente e acquisto di materiali di consumo;
 
- costi generali relativi all’impresa (canoni, locazioni e fitti, energia, spese telefoniche, prestazioni professionali amministrativo-contabili, etc.);
 
- spese di avviamento;
 
- beni realizzati in economia;
 
- beni non strettamente funzionali e indispensabili alle attività d’impresa;
 
- franchising.
 
Il finanziamento riguarda le spese sostenute a partire da luglio 2011, purché il progetto venga approvato e l’agevolazione, a fondo perduto, arriva a coprire il 50% delle spese totali.
L’agevolazione è concessa nel limite massimo di euro 75.000 corrispondenti ad una spesa rendicontata e ammessa a contributo pari o superiore ad euro 150.000; nel limite minimo di euro 10.000 corrispondenti ad una spesa rendicontata e ammessa a contributo pari ad euro 20.000.
La domanda di ammissione al contributo, deve essere inoltrata a partire dalle ore 10 del 4 febbraio 2013, tramite posta elettronica certificata (PEC) della Regione Veneto all’indirizzo protocollo.generale@pec.regione.veneto.it oppure attraverso posta raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo:
Regione del Veneto
Protocollo Generale
Via Dorsoduro, 3494/A
30123 Venezia
Vera MORETTI

