Gli italiani stanno diventando sempre meno auto-dipendenti, non solo per rispettare l’ambiente ma, piuttosto, a causa dei prezzi dei carburanti, ormai quasi proibitivi.
Questo è quanto sostengono Roberto Trefiletti e Elio Lannutti di Federconsumatori: “La diminuzione del consumo dei carburanti è un fatto inevitabile: la diretta conseguenza dell’aumento incontrollato della tassazione e del mancato controllo sulla determinazione dei prezzi”.
Il problema non è solo quello dei prezzi di benzina e gasolio, sempre più gonfiati, ma anche di una tassazione elevata del 14% in più rispetto agli altri Paesi Ue.
Questo trend incide purtroppo non solo sul costo dei pieni di carburante, ma anche sulla determinazione di tutti i prezzi e le tariffe. Questi ultimi, sotto effetto dell’ulteriore aumento dell’Iva da luglio, saliranno alle stelle.
Per evitare ciò, occorrerebbe, secondo Federconsumatori, avviare controlli severi sull’andamento dei prezzi, nonché eliminare ogni ostacolo di carattere burocratico per la completa liberalizzazione della distribuzione dei carburanti.
“Ampliare la rete dei distributori indipendenti è una questione di primaria importanza: da un lato, facendo rifornimento presso tali esercizi, è possibile risparmiare anche oltre 11 centesimi al litro (ovvero 132 Euro all’anno), dall’altro si innescherebbe un meccanismo virtuoso, in grado di aumentare la competitività dell’intero sistema”.
In questo scenario, oggi i prezzi raccomandati sono stabili, anche se i prezzi dei carburanti, benzina in primis, sono sempre al rialzo, tanto da registrare, in modalità servito, punte di 1,941 euro/litro. In salita anche il diesel fino a 1,814 euro/litro mentre il Gpl flette a 0,879. Le medie nazionali si posizionano rispettivamente a 1,890 euro/litro (benzina), 1,789 (diesel), 0,854 (gpl).
Vera MORETTI
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