Da oggi parte l’anagrafe dei conti correnti

Non dovrebbero esserci più ostacoli perché il decreto attuativo dell’anagrafe dei rapporti finanziari diventi attivo.

Con l’incontro di oggi tra l’Agenzia delle Entrate con le banche, e la definitiva firma di Attilio Befera, direttore dell’Agenzia, si porterà a compimento uno degli atti più importanti messi a segno dalla Entrate, ancor più dello spesometro che, insieme ad altri procedimenti, è stato per ora accantonato, pronto però a ritornare in auge appena possibile.

Le banche, a seguito dell’approvazione di questa normativa, dovranno inviare i movimenti finanziari, pur rimanendo di primaria importanza per il Fisco solo le cifre che testimoniano un arricchimento del soggetto e non quelli, sempre codificati, che di fatto non permettono di evincere la creazione di nuova ricchezza.
Dati considerati irrilevanti sono, invece, la chiusura dei depositi, le garanzie, i crediti, i finanziamenti, i versamenti al fondo pensione, i patti compensativi, i finanziamenti in pool e la partecipazione.

Di rilievo risultano i dati riguardanti la movimentazione del conto corrente, i depositi titoli, le gestioni patrimoniali e i certificati di deposito, ma non meno degno di nota è il numero di accessi fatti alla cassetta di sicurezza.

A questo punto, rimane la necessità di un chiarimento definitivo per quanto riguarda conti correnti aperti a seguito dello scudo fiscale.
Il dubbio è relativo alla necessità, o meno, di rivelare la consistenza dei conti correnti su cui arrivano i capitali scudati.
Questo violerebbe la segretezza del conto che è assicurata dal Fisco e di più certificata dal pagamento del bollo speciale fissato dal decreto Salva Italia, dunque oggi gli operatori del mondo del credito attendono una spiegazione precisa e rispettosa da un lato degli obblighi determinati dalla legge e dall’altro anche della segretezza che lo stato si era impegnato a garantire.

Gli adempimenti stabiliti dal decreto attuativo dell’anagrafe tributaria saranno operativi a cominciare dal 31 ottobre 2013 per i dati riguardanti il 2011 ma, relativamente alla super anagrafe tributaria, le banche aspettano di conoscere con precisione quali saranno i loro compiti, che sono di grande rilievo per la rete informativa che il Fisco allestirà proprio iniziando dai conti correnti; e questo non per realizzare le solite attività ispettive ma per generare le liste di selezione dei contribuenti da verificare.

Vera MORETTI