Confindustria e Intesa Sanpaolo insieme per le pmi

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Ormai è convinzione comune che la crisi economica possa essere risolta solo con una stretta collaborazione tra le imprese e le banche.
In particolare, gli istituti di credito sono chiamati a supportare e sostenere la domanda di credito delle piccole e medie imprese virtuose, che rappresentano il motore economico del Paese.

Questo pensiero è alla base di un accordo siglato tra Piccola Industria Confindustria e Intesa Sanpaolo, e che è stato presentato da Giorgio Squinzi, presidente Confindustria, Vincenzo Boccia, presidente Piccola Industria Confindustria e, per Intesa Sanpaolo, dal Consigliere Delegato, Enrico Cucchiani e dal Direttore Generale e Responsabile della Banca dei Territori, Giuseppe Castagna.

Grazie a questa nuova collaborazione, verrà stanziato un plafond di 10 miliardi di euro di cui 200 milioni di euro dedicati a finanziare progetti innovativi di nuove imprese.

Tra le iniziative più importanti c’è sicuramente l’internazionalizzazione delle pmi, che dovrà toccare, nel 2013, il 45% di esse, in previsione di ulteriori aumenti negli anni prossimi.
Ciò che però deve cambiare è la direzione dell’export, perché, se per ora le imprese mirano soprattutto ai paesi sviluppati, l’attenzione, anche in visione di un futuro prossimo, andrebbe spostata verso i paesi emergenti.
Per competere in mercati sempre più globali, l’accordo propone una piattaforma di prodotti, eventi e servizi consulenziali a supporto delle strategie di espansione e di internazionalizzazione delle pmi.

Una soluzione finanziaria davvero innovativa è Export Facile, un prodotto di copertura del rischio d’insolvenza dei debitori esteri fino al 100% a fronte dei crediti ceduti pro-soluto.
Questo prodotto fornisce alle imprese liquidità aggiuntiva e alternativa alle tradizionali linee di credito, supportando le strategie di esportazione delle imprese e facilitandone il commercio con l’estero.

Ovviamente, l’esportazione è possibile se le dimensioni d’impresa aumentano, tanto che le piccole imprese, rispetto alle medio-grandi, scontano un divario del 70% per brevetti e marchi internazionali, e del 50% per le certificazioni di qualità/ambientali.

Per questo, sono previsti servizi di consulenza specialistica per le pmi che affrontano momenti di discontinuità e cambiamento in ottica di crescita e fornisce soluzioni per l’avvio di processi di aggregazione.
Sono previste anche forme di collaborazione come la costituzione di Reti d’Impresa, operazioni di finanza straordinaria, M&A, passaggi generazionali, ricerca partner su scala nazionale e internazionale.

Il servizio è fornito dalla Divisione Corporate & Investment Banking-Banca IMI e si avvale della collaborazione di appositi specialisti presenti sul territorio, mettendo a disposizione servizi tradizionalmente accessibili solo alle aziende di grandi dimensioni.

Altro nodo cruciale per uscire dalla crisi è sicuramente lo sviluppo di nuove imprese.
Il fenomeno delle startup italiane si sta rivelando vincente, anche rispetto alle analoghe tedesche, poiché le nuove imprese nate entro i confini nazionali dimostrano di avere maggiore longevità: negli ultimi 6 anni hanno creato 2,76 milioni di nuovi posti di lavoro (pari al 17% degli occupati).

Nell’ambito dell’iniziativa promossa da Piccola Impresa Confindustria “Adotta una startup”, le migliori idee imprenditoriali, selezionate dal Comitato congiunto Intesa Sanpaolo-Confindustria, vengono adottate da imprese, segnalate da Confindustria, già consolidate sul mercato perché possano aiutarle a svilupparsi in business sostenibili anche grazie alle iniziative di Intesa Sanpaolo Neoimpresa e Officine Formative.

Le imprese, inoltre, hano a disposizione alcuni strumenti utilizzabili via web, come il Diagnostico, il Simulatore e la Presentazione Commerciale, che valorizzano aspetti qualitativi per una migliore valutazione del merito creditizio consentendo di valutare anche l’evoluzione prospettica dell’azienda.
Di Intesa sanpaolo è anche un nuovo strumento, Relazione Cliente, che punta a costruire un dialogo su base continuativa e duratura attraverso la condivisione e la raccolta di informazioni qualitative dell’azienda.

Questi strumenti rappresentano per la banca un ulteriore aiuto nella valutazione del merito creditizio, mentre per l’impresa si tratta di acquisire una maggiore conoscenza del proprio grado di “bancabilità”, oltre a favorire la conoscenza e la possibilità di accedere agli strumenti di facilitazione creditizia messi a disposizione dal sistema.

Giorgio Squinzi, Presidente di Confindustria, ha dichiarato: “Il credito continua a essere una delle emergenze delle imprese, soprattutto le PMI, per le quali il problema liquidità resta prioritario e richiede un impegno straordinario da parte di tutti, le banche per prime, ma anche le stesse imprese. Confindustria non ha mai smesso di agire con determinazione su questo fronte con l’obiettivo di mettere a disposizione delle nostre aziende tutti gli strumenti e i contatti necessari. L’accordo di oggi, il quarto della collaborazione tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, rappresenta un importante, ulteriore punto di riferimento per le imprese, alle quali offriamo strumenti fondamentali per finanziare l’attività ordinaria, per internazionalizzarsi, sviluppare nuove attività e crescere di dimensione. Tre chiavi determinanti per il futuro di molte delle nostre PMI”.

Vincenzo Boccia, Presidente Piccola Industria di Confindustria, ha affermato: “Si tratta di un’intesa frutto di una collaborazione consolidata nel corso degli anni, che individua un’ampia rosa di soluzioni in linea con l’idea di una funzione di finanza sempre più strategica al servizio delle competitività delle imprese. Piccola Industria sarà un partner strategico per contribuire al massimo successo dell’iniziativa sul territorio e in particolare per dare forte rilevanza al progetto “Adotta una start up” attraverso il quale le PMI diventano degli incubatori di start up e generatrici di nuove realtà imprenditoriali. Con l’accordo si mettono infatti a disposizione del sistema soluzioni formative, consulenziali e finanziarie per le start up e le imprese interessate a una loro adozione con il duplice obiettivo di supportare nascita e sviluppo di nuove attività e far crescere l’innovazione all’interno delle PMI”.

Dal canto sui, Enrico Cucchiani, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, ha detto: “Con questo accordo il nostro Gruppo si conferma Banca di riferimento per sostenere la crescita delle imprese italiane. In quest’ottica, Intesa Sanpaolo, prima banca per presenza nel Paese, è pronta a dare ulteriore sostegno alle PMI che rappresentano il tessuto connettivo e vitale dell’industria e del futuro dell’economia italiana. La domanda di credito negli ultimi tempi si è notevolmente ridotta a causa della recessione. L’andamento delle imprese italiane evidenzia una forte polarizzazione: da un lato, c’è un 20% di aziende il cui fatturato nel triennio è cresciuto del 40-50-60% o anche più, esportando in misura massiccia. Dall’altro, il 20% di aziende meno performanti, ha registrato nello stesso periodo una contrazione non sostenibile dei ricavi. Noi siamo determinati a fare la nostra parte mettendo in campo le iniziative per creare e rafforzare una partnership strategica tra imprese e banca per innescare una crescita profittevole: in questa difficile congiuntura, dobbiamo aiutare le imprese nel processo di internazionalizzazione, nella ricerca e nell’innovazione, nel rafforzamento della performance commerciale. Intesa Sanpaolo svolge il ruolo di “connector” tra le imprese italiane che vogliono crescere all’estero e le opportunità offerte dall’economia globale, grazie al nostro network internazionale presente in tutti gli hub della crescita. Infine, un obiettivo prioritario per noi, è quello di favorire la nascita di una nuova generazione di imprenditori: a tal fine, Intesa Sanpaolo è particolarmente impegnata a creare un “ecosistema” per lo sviluppo di start up basate sulle nuove tecnologie, in collaborazione con i maggiori centri di ricerca nazionali”.

Vera MORETTI