Nessuno scorporo di Saipem da parte di Eni.
Al contrario di quanto richiesto dal fondo americano Knight Vinke, che, appunto, pretendeva questo passaggio, Giuseppe Recchi, presidente di Eni, ha smentito che l’operazione si stia attuando.
Recchi, durante il workshop Ambrosetti a Cernobbio, sul lago di Como, ha liquidato la questione con poche, laconiche parole: “No, non in maniera particolare“.
Quanto alla lettera inviata nelle scorse settimane dal fondo Knight Vinke, il presidente della società del cane a sei zampe afferma: “l’abbiamo letta, sono normali relazioni con gli azionisti, scrivono lettere e noi siamo attenti a quello che dicono“.
Niente tagli con la controllata Saipem, dunque, almeno per ora.
Vera MORETTI
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