L’OUA giudica positivamente l’iscrizione alla cassa forense

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L’OUA vede di buon occhio l’iscrizione obbligatoria, da parte dei liberi professionisti, alla cassa forense, in particolare pensando alla situazione pensionistica dei giovani avvocati.

Carlo Maria Palmiero, segretario dell’OUA, ha infatti dichiarato: “L’art.21 (1° co.) della legge professionale impone la verifica triennale sulla persistenza dei requisiti per la permanenza all’albo forense, tra i quali è escluso qualsiasi riferimento al reddito professionale e l’obbligatoria iscrizione seppur con gradualità di contributo, alla Cassa di previdenza, questa novità può essere un’occasione per la costruzione di un futuro previdenziale migliore rispetto alle condizioni imposte dall’Inps. Ma anche uno strumento di censimento della categoria, per individuare le aree di disagio economico e di sussistenza”.

Palmiero, durante la tavola rotonda di Catanzaro organizzata dall’Aiga lo scorso 22 marzo ha posto l’accento in particolare sulla questione dell’iscrizione automatica alla cassa, indipendentemente dal reddito fatturato, visto come una tutela nei confronti dei più giovani.
Per favorirli, inoltre, Palmiero ha confermato la richiesta di aliquote progressive per tutti gli scaglioni, escludendo ogni forma di contributo minimo fisso, contrastante col principio di progressività impositiva, per consentire ai giovani professionisti con redditi medio bassi di versare una contribuzione equamente determinata in relazione al reddito reale.

Concludendo, Palmiero ha anche affermato: “Tra l’altro il tanto criticato art.21 (1° co. della l.247/2012), che impone la verifica triennale sulla persistenza dei requisiti per la permanenza all’albo forense, tra i quali è escluso qualsiasi riferimento al reddito professionale e l’obbligatoria iscrizione seppur con gradualità di contributo, alla Cassa di previdenza, può essere l’occasione per la costruzione di un futuro previdenziale migliore, rispetto alle condizioni offerte dall’Inps. Ma anche di censimento della categoria e di valutazione sulla convenienza di rimanere parcheggiati in una situazione di sussistenza“.

Vera MORETTI