Sangue sul governo Letta. Se il buongiorno si vede dal mattino, il premier dovrà prepararsi a un periodo difficile. Stamane, durante la cerimonia di giuramento del governo, un uomo ha sparato davanti a Palazzo Chigi colpendo due carabinieri. Il brigadiere Giuseppe Giangrande, secondo quanto scritto nel primo bollettino medico, ha subito la lesione della colonna vertebrale cervicale ed è ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma in prognosi riservata.
Ad aprire il fuoco un uomo in giacca e cravatta che all’improvviso ha sparato contro i militari. L’uomo, Luigi Preiti, è nato nel 1964 in Calabria, dove è tornato a vivere dopo aver trascorso molti anni ad Alessandria, dove è stato sposato e ha un figlio di dieci anni. Il ritorno al paese natale è scattato in seguito alla perdita del lavoro.
Preiti – che non ha precedenti penali e ha agito da solo – ha sparato diversi colpi di pistola e ha poi tentato di fuggire, ma è stato ferito durante una colluttazione con le forze dell’ordine e arrestato. Preiti, però, non è uno squilibrato nonostante nei primi minuti sopo la sparatoria si era diffusa la voce che avesse problemi mentali. “Non ha mai sofferto di patologia psichiatriche – ha detto il fratello Arcangelo all’Ansa -. Siamo allibiti, non sappiamo spiegarci quel che è potuto accadere“.
Sconvolta anche la ex moglie di Preiti, mentre secondo il ministro Alfano l’uomo avrebbe tentato il suicidio dopo la sparatoria, ma avrebbe finito i colpi.
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