Settore edile e detrazioni appalti
La detrazione di imposta di somme ingenti deve essere correlata da un atto scritto, le fatture non valgono più come documento da presentare
La recente sentenza rilasciata da parte della Cassazione ha stabilito che non si possono portare a detrazione i costi di lavori, soprattutto per importi ingenti e solo sulla base di fatture. D’ora in poi sarà necessario presentare il contratto di appalto.
Quindi, per applicare le deduzioni fiscali ai costi degli appalti è obbligatorio un contratto scritto.
La conferma arriva dall’ordinanza 7897 del 28 marzo 2013 approvato in merito a un ricorso dell’Agenzia delle entrate sul caso della costruzione di un capannone.
Tutto è iniziato con l’avviso di accertamento che il Fisco aveva inviato nel 1995 nei confronti di un’azienda, dove veniva richiesto di recuperare imposte Irpeg e Ilor, dichiarando non valide le detrazioni effettuate. Visto che l’importo delle detrazioni era considerevole, la Corte Suprema ha stabilito che è necessario presentare un atto scritto.
Poichè l’azienda in questione non aveva un contratto di appalto, la detrazione di imposta non sarà considerata valida. Inoltre davanti a una contestazione formale, il contribuente è tenuto a dimostrare la legittimità della detrazione.