Dopo polemiche ed infinite richieste, quanto sembrava ormai impossibile da ottenere è arrivato: l’appuntamento con la Tares è infatti stato rimandato a dicembre.
La maggiorazione sulla tassa sui rifiuti, dunque, ci sarà ma non con la prima rata prevista a maggio, che rimarrà invariata.
Nei Comuni in cui la deliberà è già attiva, si procederà a pagare la prima rata della Tares senza aumenti, mentre negli altri si procederà al pagamento della vecchia Tarsu.
Ciò è stato deciso nel corso del vertice tra Anci e Governo, al quale erano presenti i ministri Grilli, Catricalà, Clini e Barca, durante il quale si è discusso anche di debiti PA.
A gioire saranno soprattutto le imprese, poiché la Tares avrebbe implicato un sostanziale rincaro fiscale per le aziende.
Graziano Delrio, presidente Anci, ha dichiarato che questa è la strada giusta da seguire, per evitare “il deficit di liquidità che avrebbe creato grossi problemi alle imprese del trattamento rifiuti”.
Giancarlo Favoccia, segretario nazionale dell’UGL Igiene Ambientale, considera questa delibera una sorta di compromesso, che disattende un auspicato rinvio per “l’applicazione della nuova tariffa al prossimo anno“, garantendo al tempo stesso “le risorse necessarie ai Comuni per far fronte alla grave condizione che si è creata a seguito delle misure varate dal governo Monti”.
Vera MORETTI
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