Non si è dimostrato particolarmente efficace il decreto legge sui pagamenti dei debiti che la Pubblica Amministrazione ha nei confronti delle imprese: il procedimento si è dovuto scontrare con gli adempimenti burocratici, ancora una volta colpevoli di aver rallentato le procedure.
Nonostante la scadenza che richiedeva agli enti pubblici di registrarsi sulla piattaforma telematica Consip sia scaduta, dal portale del Ministero dell’Economia si è notato che la maggior parte delle amministrazioni non avevano ancora avviato la registrazione.
E ciò vanifica quanto stabilito dal decreto.
Quanto sta succedendo mette in evidenza le debolezze di un decreto che non tutela a sufficienza i creditori.
Per questo, Rete Imprese Italia ribadisce la necessità di introdurre una “clausola di salvaguardia” che permetta alle imprese, in caso di inceppamento del sistema definito nel decreto, di attivarsi direttamente compensando i crediti da riscuotere con i debiti fiscali e previdenziali.
E ciò è quanto viene richiesto al nuovo Governo, ovvero mettere mano al provvedimento e renderlo più efficiente al fine di far valere i diritti dei creditori.
Vera MORETTI
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