Un decreto varato quando ormai il mandato era agli sgoccioli, ma che farà piacere alle imprese, soprattutto quelle particolarmente “energivore”.
Corrado Passera, ormai ex ministro dello Sviluppo Economico, ha infatti approvato il decreto pro-energivori che non dovrebbe più vedere penalizzate le imprese il cui consumo energetico supera i 2,4 GWh all’anno.
A godere delle agevolazioni saranno anche le medie e piccole industrie, con costi dell’energia superiori al 2% del fatturato, che finora erano state poco considerate e che finalmente potranno risparmiare quasi il 15% sulle bollette elettriche.
Le bollette diventano più eque ma anche più vicine, per quanto riguarda le tariffe, a quelle degli altri Paesi Ue, nei confronti dei quali l’Italia era quasi sempre “maglia nera”.
Il regolamento prevede un abbattimento del 15% della componente A3 per le imprese con intensità energetica tra il 2 e il 6%, per passare al 30% per le imprese con intensità fino al 10%, al 45% per quelle con intensità tra il 10 e il 15%, mentre oltre quella soglia la riduzione sarà del 60%.
Rimangono le vecchie agevolazioni previste per le grandi imprese con consumi elevati in assoluto (oltre gli 8 GWh al mese), ma quelle che non risulteranno energivore sulla base del nuovo criterio dei consumi in proporzione al fatturato potrebbero subire un lieve aggravio.
Vera MORETTI
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