Piove sempre sul bagnato: un’indagine Istat ha rivelato che, ad essere maggiormente colpite dall’inflazione, sono le famiglie più povere, mentre per quelle più abbienti non sono emerse particolari variazioni.
In particolare, l’aumento dei prezzi del 2012 rispetto al 2005, per le famiglie con i più bassi livelli di spesa è infatti stato pari al 20,2%, mentre per le famiglie che spendono di più è stato del 16,3%.
Analizzando il lasso temporale tra il 2005 e il 2012, si evidenzia un differenziale inflazionistico a svantaggio delle famiglie con i più bassi livelli di spesa per un ammontare pari a 3,9 punti percentuali rispetto alle famiglie che spendono di più e a 2,7 punti percentuali rispetto alla popolazione nel suo complesso.
Il 2012, inoltre, è stato chiuso dalle famiglie con il livello di spesa inferiore con un’inflazione pari al 4,2%, mentre per quelle con il livello di spesa superiore la crescita dei prezzi è stata del 2,9%, con un differenziale, quindi, di 1,3 punti percentuali.
Vera MORETTI
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