Se c’è qualcuno che sta cantando vittoria da quando ha sentito la notizia della sospensione della prima rata dell’Imu, prevista a giugno, forse riceverà un duro colpo quando, a luglio, troverà ad attenderlo l’aumento dell’Iva.
Quando l’estate starà per toccare il suo apice, infatti, l’aliquota salirà al 22%, un punto percentuale in più rispetto all’attuale 21, che, tradotto in “soldoni” dovrebbe costare 135 euro all’anno per ciascuna famiglia media italiana.
Questa è la previsione effettuata da Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio, che spiega l’incremento della spesa considerando che l’aumento andrà a impattare sul 70% dei consumi totali.
Ovviamente, per il 2013 si tratterebbe di “soli” 70 euro  famiglia, che raddoppierebbero dal 2014 in poi e che porterebbero, ulteriormente, “a deprimere i consumi”.
La situazione, tra l’altro, non è rosea neanche ora, e in particolare per le imprese del commercio: si profila un annus horribilis con almeno 26mila aziende a rischio chiusura causa crisi.
Vera MORETTI
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