Da uno studio di Confesercenti emerge un’altra magagna che la crisi ha contribuito a generare, e che fa aumentare la nostalgia dei tempi andati.
Se, infatti, nel 1990 bastavano 8 giorni per pagare le tasse locali, ora ne servono ben 26. E i tempi si sono allungati non solo a causa delle tasche, sempre più vuote, ma anche per l’aumento delle imposte che il cittadino è chiamato a versare: tra imposte sul lavoro, sulle imprese e sui consumi, gli italiani pagano il doppio di tasse rispetto a spagnoli ed inglesi.
Per questo, il Tax Freedom Day, che fino a pochi anni fa scattava già ad inizio di maggio, ora è slittato al 12 giugno. E la “colpa” è soprattutto del federalismo, che ha incrementato le tasse locali.
Per questo motivo, diventa quanto mai indispensabile un abbassamento della pressione fiscale, da ottenere in maniera definitiva con un taglio deciso alla spesa pubblica, come Confesercenti sostiene: “Gli sprechi, le spese inutili, i troppi livelli istituzionali producono uno sperpero enorme di denaro pubblico. Si può cominciare a risparmiare molto con il rigore ed una coraggiosa riforma. E’ strumentale ogni tentativo di prendere tempo: bisogna cominciare subito per favorire la ripresa”.
Vera MORETTI
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