Due ispezioni contabili effettuate dal Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Enna nei confronti di altrettante società operanti nel settore della grande distribuzione alimentare e del commercio di abbigliamento hanno portato alla denuncia di due persone per evasione fiscale.
I titolari delle società avevano messo a punto un sistema per aggirare lo sbarramento automatizzato che l’amministrazione finanziaria ha allestito tramite la propria banca dati, allo scopo di individuare i contribuenti che non hanno presentato la propria dichiarazione dei redditi.
In entrambi i casi, le dichiarazioni erano state presentate, ma il reddito annuale indicato era di un euro. Ciò che ha insospettivo gli inquirenti, oltre all’esiguità di quanto dichiarato, è stato scoprire che le due società avevano la stessa sede legale e risultavano collegate tra loro attraverso un intreccio di rapporti economico-finanziari che i verificatori hanno dovuto dipanare per poter ricostruire il reale giro di affari.
Tramite questa delicata operazione, si sono scoperti 10 milioni di euro di ricavi e un totale di 500.000 euro di Iva evasa, oltre a contestazioni alla normativa sul trasferimento di denaro contante per circa 200.000 euro.
Vera MORETTI
Rinnovare l’assicurazione auto può diventare un salasso economico con l’età. Come difenderti dagli aumenti ingiusti?…
Una scoperta che cambierà tutto: in arrivo la prima pillola pensata per allungare la vita…
Multa da 18.000 € per un foglio mancante. Ecco perché vendere casa senza questo documento…
Migliaia di italiani colpiti al rientro dalle ferie. Una “malattia” si sta diffondendo: ecco i…
Trovare parcheggio è ormai un’impresa. Ma in una città italiana, qualcosa è cambiato all’improvviso: abolito…
L’Agenzia delle Entrate ha avviato nuovi controlli sui bonus: molti contribuenti stanno ricevendo richieste inaspettate.…