L’onda lunga delle imprese digitale italiane

L’onda lunga delle imprese digitale italiane

Sarà presentato a luglio nella sua interezza e nei suoi dettagli, ma i primi numeri e le prime tendenze che filtrano dal progetto Long Wave di Assintel, uno studio sul mondo dell’impresa digitale italiana realizzato in collaborazione con lo Studio Giaccardi e associati, mostrano una dinamicità più che incoraggiante.

Le imprese digitali italiane sono tante, preparatissime e all’avanguardia: 230mila imprese innovative che cavalcano l’onda della modernità e permettono al nostro Paese di restare connesso con l’evoluzione globale.

Sono nuove aziende “native digitali” e imprese attive da tempo ma nuove nello spirito e nell’approccio alla tecnologia, che operano su diversi settori come il software, la consulenza informatica e aziendale, i servizi web, il marketing e la comunicazione, il database management, l’ingegneria, la R&S, il design, le produzioni multimediali e il digital entertainment. Sono piccole imprese,  che hanno in media 4 addetti, ma a livello societario già evolute: il 40% sono società di capitali.

Soprattutto, sono imprese in crescita (+1,6% nel 2012) e che assumono (+1,3%), nonostante la crisi: sono 900mila gli “addetti” regolari e una galassia di collaboratori atipici e partite Iva altamente specializzati. Lombardia e Lazio sono le Regioni a più alta concentrazione (24% in Lombardia e 11% in Lazio), in fondo alla classifica il Molise e la Basilicata.

Durante un Focus Group tenutosi a fine maggio nell’ambito di Long Wave, gli imprenditori presenti hanno dimostrato idee chiare su quali sono le criticità in Italia: burocrazia, lavoro, formazione, credito d’imposta, nuovi format finanziari, banda larga, cultura digitale.

Nello specifico, gli imprenditori hanno lamentato eccessiva complessità burocratica e incompetenza digitale della Pubblica amministrazione, troppa pressione fiscale sul lavoro e troppo poca flessibilità, mancanza di un ruolo di sostegno da parte delle banche, carenza di infrastrutture di banda adeguate alla nuova economia del web, difficile trasferimento della cultura digitale, formazione inadeguata nei percorsi scolastici e spesso mal finanziata nei bandi di finanziamento e nelle start up.

Nello specifico, che cosa propone Assintel Digitale? Lo vedremo domani.