Le previsioni sui prezzi della benzina non sembrano promettere nulla di buono, e questa volta non c’entrano le quotazioni internazionali dei carburanti.
Lo spauracchio deriva dal prossimo aumento dell’Iva che, a meno di miracoli da parte del Governo, scatterà dall’1 luglio prossimo.
L’incremento di un punto percentuale dell’aliquota si ripercuoterebbe sui listini di benzina e diesel facevo lievitare i prezzi di almeno 1,5 centesimi al litro.
Alessandro Gilotti, presidente Up, sembra però fiducioso che l’aumento tanto temuto non avverrà, considerando anche la forte ripercussione che ciò avrebbe per la ripresa dei consumi. E proprio adesso che, dopo quasi due anni, i consumi dei carburanti sono aumentati, anche se di poco, sarebbe folle impedire una crescita regolare, cosa che accadrebbe con l‘incremento dell‘Iva.
Il dato rilevato sembrava infatti indicare l’inizio di un timido recupero della propensione ai consumi automobilistici, legato probabilmente al momento di relativa tranquillità dei mercati e ad un miglioramento del clima di fiducia dovuto al superamento della precedente crisi politica.
Guardando ai listini di oggi, le medie nazionali vedono la benzina a 1,812 cent/litro e il diesel fermo a 1,715.
A livello Paese i prezzi vanno, per la benzina, da 1,801 di Eni a 1,819 di Tamoil.
Il diesel è invece tra 1,699 di Eni e 1,723 ancora di Tamoil.
Vera MORETTI
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