La prima rata dell’Imu, prevista per giugno, è stata rimandata e, in attesa di sapere quale sorte toccherà a questa tassa tanto odiata, i Comuni che hanno bisogno di “fare cassa” hanno deciso di “gonfiare” al massimo le aliquote comunali su seconde case ed immobili d’impresa.
A peggiorare le cose, anche la Riforma del Catasto che, portando i valori degli immobili più vicini a quelli di mercato (+60%), avrà ulteriori riflessi sull’imponibile Imu, sempre che venga approvato lo schema alle Camere.
Ovviamente, trattandosi di una tassa comunale, varia a seconda del luogo di residenza. Vediamo dove l’Imu pesa di più:
Ciò che viene chiesto al Governo è l’abolizione dell’Imu sulla prima casa o una sua rimodulazione, con intervento su franchigie o deduzioni, abolendo l’imposta sull’abitazione principale per circa l’80% dei proprietari.
In alternativa, si pensa ad un blocco dell’Imu per il 2013, in attesa che dal 2014 entri in vigore la riforma.
Si ricorda infine che i destini della riforma IMU si legano a quelli del rinvio dell’aumento Iva al 22%, già slittato a ottobre e che ora si vorrebbe portare a dicembre.
Vera MORETTI
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